DONAZIONE D’ORGANI: LA SPERANZA PARTE DA MESSINA, VERSO ROMA, CATANIA E PALERMO

Cresce la cultura della donazione di organi a Messina, dove si è registrato un nuovo prelievo nella notte del 26 luglio presso l’AOU “G. Martino”. La paziente, A.L 55 anni, ha donato fegato e reni, già in queste ore impiantati in pazienti in lista d’attesa.

In particolare il fegato è andato all’Umberto I di Roma, un caso particolare di urgenza nazionale, mentre i reni sono rimasti in Sicilia: uno al Civico di Palermo e l’altro al Policlinico di Catania. 

In un momento in cui anche a livello nazionale si discute sull’importanza di rendere sempre più immediata – attraverso i comuni di residenza (oltre che presso associazioni di volontariato e strutture sanitarie) la possibilità di dichiarare in vita la propria volontà – questo nuovo gesto di solidarietà arriva semplice e diretto da parte dei parenti che così fanno sperare altre famiglie.

A causare il malessere è stata una rottura di aneurisma cerebrale, avvenuto in un momento di quotidianità. La paziente è arrivata in rianimazione il 15 luglio scorso, proveniente dall’Ospedale di Milazzo; nonostante il tempestivo e riuscito intervento di embolizzazione dell’aneurisma per  fermare l’emorragia – eseguito dall’équipe di neuroradiologia del prof. Longo  –  il quadro clinico è evoluto verso un profilo di morte cerebrale.

A seguire le attività di prelievo sono stati  – insieme alle équipe dei diversi ospedali – il dott. Francesco Puliatti e la dott. ssa Olivia Penna, responsabili del coordinamento locale per la donazione di organi e tessuti, appartenenti all’UOC di Anestesia e Rianimazione diretta dal prof. Antonio David.

L’ultimo prelievo era stato eseguito  l’8 maggio scorso, quando a distanza di 24 ore furono donati gli organi di due pazienti, un uomo e una donna di 63 e 74 anni, deceduti sempre a causa della stessa patologia. 

 

 

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