ADDIOPIZZO RICORDA LIBERO GRASSI E PUBBLICA LA LISTA DEI MESSINESI “ANTIRACKET”

Il sindaco, Renato Accorinti, e l’assessore all’ambiente e all’arredo urbano, Daniele Ialacqua, sono tra gli 872 cittadini messinesi, che hanno dato la propria adesione alla lista “pizzo free”, contro il racket delle estorsioni, attivata dal comitato Addiopizzo di Messina. L’iniziativa, coincisa con l’anniversario dell’uccisione dell’imprenditore Libero Grassi, fa parte delle numerose le iniziative in Sicilia ed anche Addiopizzo Messina ha scelto questa giornata simbolicamente per rendere nota la lista dei messinesi che si sono impegnati a sostenere con i loro acquisti i commercianti e gli imprenditori che hanno denunciato il pizzo.

“Mentre nel 1991 Libero Grassi si trovò solo contro la mafia-scrivono in un documento i membri di Addiopiazzo –  oggi il primo migliaio di cittadini a Messina ha sottoscritto un impegno etico ed economico allo stesso tempo: non lasciare più soli gli imprenditori che si ribellano alla prepotenza mafiosa. Questo gesto vuole sottolineare quanti passi in avanti siano stati compiuti nella lotta alla mafia soprattutto di ordine sociale e culturale. Nel 1991 una lista di cittadini che chiedono ai commercianti di non pagare più il pizzo non si poteva nemmeno immaginare.

A Palermo, dove il consumo critico Addiopizzo è attivo dal 2004 sono già 830 le attività economiche aderenti e 10.435 i cittadini che sostengono il progetto, mentre a Catania, dove si opera dal 2006 sono 123 gli esercizi commerciali e 5.365 cittadini/consumatori.

A Messina il progetto di rendere la lotta alla mafia una semplice azione quotidiana fatta attraverso gli acquisti e partecipata da un intero popolo è ancora agli inizi. Nelle prossime settimane saranno resi noti i nomi dei componenti della Commissione di Garanzia, istituita per esaminare e vagliare le richieste di adesione dei commercianti alla lista “pizzo free”.

 

Tante persone comuni, tanti i giovani “i più adatti a sentire il fresco profumo di libertà” (cit. Borsellino) di una lunga lista fatta da 872 cittadini che con la propria firma scelgono pubblicamente di impegnarsi nella lotta alla mafia, a partire dai propri acquisti quotidiani. Tante le persone note, il Sindaco di Messina Renato Accorinti, il segretario della CISLTonino Genovese, il presidente di Confindustria Ivo Blandina, operatori del sociale come Annamaria Garufi e Carmen Currò, il Dirigente scolastico dell’I.C. di Villa Lina Giovanna De Francesco, ma anche il Questore Carmelo Gugliotta, l’assessore Daniele Ialacqua e l’ex assessore Gianfranco Scoglio. Tante persone comuni, di tutte le età ed estrazioni sociali, tutti accomunati dal desiderio di rendere più giusta la nostra società

 

“Un nuovo modo di concepire l’antimafia – si legge nella nota –  non autoreferenziale fatto da eroi professionisti in doppio petto, ma gente comune, cittadini consapevoli, che chiedono che le istituzioni e gli organi di polizia rinnovino l’azione a tutela della sicurezza pubblica e della libera attività di impresa, ma soprattutto si impegnano ad essere protagonisti scegliendo prodotti e servizi forniti da imprenditori, esercenti e professionisti che non paghino il pizzo o che, essendo stati vittime di richieste estorsive, ne abbiano fatto denuncia.

Una lista, quella presentata oggi da Addiopizzo Messina nell’anniversario dell’uccisione di Libero Grassi, che nonostante le tante differenze e diversità accomuna tutti e rende tutti uguali, protagonisti in prima persona della lotta alla mafia, non importa essere Sindaco o Questore, ogni cittadino ha il potere di scelte consapevoli, eticamente orientate, che non necessitano di condanne di Cassazione per diventare esecutive.

Solo con il sostegno dei consumatori, i commercianti potranno avere il coraggio di uscire dalla schiavitù in cui si trovano e finalmente comprendere che denunciare gli estortori non è solo giusto, ma anche conveniente”.

L’elenco completo è visibile sul sito www.addiopizzomessina.org

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it