UNIVERSITA’, ABOLITO “BONUS MATURITA'”. AVV. DELIA: “BENE, MA NEL MOMENTO SBAGLIATO”

Cancellato già da quest’anno il contestato bonus maturità. Nella tornata di test d’ingresso alle facoltà a numero chiuso in corso in questi giorni non si terrà dunque conto del voto conseguito all’esame di Stato. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Enrico Letta, al termine del Consiglio dei Ministri. “Abbiamo ritenuto che quel bonus creasse delle disparità”, ha spiegato Letta. Il ministro dell’Istruzione ha spiegato che “una commissione è attualmente al lavoro per definire proposte alternative per la valorizzazione del percorso scolastico”.

Il Goveno mette dunque fine ad una lunga polemica sull’effettiva efficacia del “bonus maturità”, dato che anche secondo il presidente del Consiglio il bonus ideato all’interno del Decreto Fioroni crea delle disparità. L’Avvocato Santi Delia, il quale pochi giorni fa ci aveva spiegato il significato e gli effetti del contestato “bonus”, aveva dichiarato: “Non consentiremo che il diritto allo studio venga compromesso sulla base di una mera cabala perché non si può decidere il futuro di un ragazzo con questi criteri”.

Lo stesso Avvocato Delia, pochi minuti dopo l’ufficializzazione della cancellazione del “bonus maturità”, commenta la scelta del Governo Letta:  “che il bonus maturità, così come imposto dal Ministero, fosse una scelta scellerata lo dicevamo sin dagli inizi del 2013 prima ancora che il Ministro Profumo firmasse il Decreto di indizione delle prove. Dopo 2 Ministri e 2 Ministeri si è riusciti ad abrogarlo proprio durante le prove di ammissione a Medicina e dopo che erano stati celebrati i test alle Università private nonchè quelli agli Atenei statali per Veterinaria e Professioni sanitarie, dando vita al più clamoroso dei pasticci della storia del numero chiuso”.

Santi Delia è visibilmente soddisfatto, anche se a suo avviso la scelta del Governo è arrivata nel momento sbagliato: “bene l’abrogazione ma scellerato il momento in cui ci si è decisi a farlo. Barbara, arbitraria e contra legem, invece, la scelta di non spostare il test ad altra data consentendo frattanto a tutti gli studenti di seguire i corsi in attesa del nuovo test. In nessun civile Stato di diritto si è mai sentito parlare di una selezione in cui le “regole del gioco” cambino proprio durante la prova con gli stessi candidati ignari di tutto. Migliaia di studenti – continua l’Avv. Delia – non si sono neanche iscritti al test perchè consapevoli che senza bonus maturità non avrebbero avuto alcuna possibilità di farcela. Stamattina e nei giorni scorsi (test di Veterina e Professioni sanitarie) i candidati hanno sostenuto la prova centellinando le risposte da dare e non proprio in funzione del bonus che avevano già acquisito in forza del bando di concorso”.

Penalizzati dunque sia coloro che si ritenevano fuori dai giochi non potendo usufruire del “bonus maturità” ed anche chi era già convinto di essere avvantaggiato dal nuovo sistema. “Chi spiegherà – chiede Santi Delia –  al candidato che si è seduto all’esame con 10 punti in tasca e che ha deciso di non rispondere ad una domanda dubbia al fine di non incappare nella decurtazione di punteggio che quei 10 punti non ci sono più?”

Secondo l’Avvocato Delia il bonus andava abolito, così come accaduto, ma le prove dovevano essere ribandite con gli Atenei finalmente aperti a tutti gli studenti almeno sino a nuove prove conformi a legge. “Il MIUR pagherà le notte insonni – conclude Delia – fatte trascorrere agli studenti ed alle loro famiglie con una class action di migliaia di ricorrenti”. (SIMONE INTELISANO)

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