REFERENDUM RADICALI: QUORUM RAGGIUNTO PER QUESITI SU GIUSTIZIA, SALTA QUELLO SUL FINANZIAMENTO AI PARTITI

Non hanno raggiunto il quorum previsto dalla legge di 500 mila sottoscrizioni sei quesiti referendari in materia di “liberta’ e diritti civili” presentati dai Radicali italiani. Tra questi, spicca quello sull’abolizione del finanziamento ai partiti. Gli altri riguardavano l’abolizione dell’8 per mille, la modifica delle attuali norme sull’immigrazione e sulla droga e il divorzio breve.

“Gli italiani non potranno votare per l’abolizione del finanziamento ai partiti e l’8 per mille, per il divorzio breve e per la modifica delle leggi su immigrazione e droga – ha dichiarato Mario Staderini, segretario dei Radicali italiani – perche’ siamo stati battuti da uno Stato fuori legge che ha impedito a milioni di italiani di firmare e perche’ la sinistra, come la destra, non li hanno voluti in quanto scomodi alla partitocrazia”. Staderini, dunque, annuncia una “denuncia nei confronti dello Stato italiano di fronte al Comitato dei diritti umani dell’Onu per violazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici, in modo che almeno per il futuro sia garantito il diritto degli italiani a promuovere un referendum”. Le firme raccolte, seppure insufficienti, saranno depositate in ogni caso in Cassazione proprio a sostegno dell’annunciato ricorso al Comitato diritti umani dell’Onu.

“Purtroppo possiamo consegnare al voto popolare degli italiani solo i referendum sulla giustizia – ha aggiunto Rita Bernardini, esponente dell’assemblea legislativa del Partito radicale che è stata anche a Messina in occasione della mobilitazione – da parte della sinistra non e’ arrivato alcun apporto per poter votare gli altri referendum”.

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