IL DISASTROSO STATO DEI TORRENTI CITTADINI, IN ATTESA DEGLI INTERVENTI ANNUNCIATI DALL’ AMMINISTRAZIONE

Ieri 4 anni dal disastro annunciato di Giampilieri. Oggi, a distanza di 1460 giorni quella sciagura Messina non l’ha ancora dimenticata. O forse…si. Abbiamo fatto un giro dei principali torrenti cittadini (Zona Cento e Sud di Messina) e, foto alla mano, ormai alle porte della stagione delle piogge, lo scenario offerto è davvero desolante e deprimente. Camaro,Bisconte, Bordonaro, S. Filippo, Zafferia e Larderia, soltanto alcuni dei centri residenziali accomunati dalla presenza dei torrenti, tutti versanti in un preoccupante stato di degrado. In una città masochista, che di record negativi ne ha oramai battuti tanti, aggiungiamone un altro: la totale incuranza nei confronti del rischio più grosso che la caratterizza, ovvero le frequenti esondazioni delle fiumane presenti sul territorio nonostante il sempre più accertato e denunciato rischio idrogeologico. Alla stessa città evidentemente, al di là del noto alibi della mancanza di fondi economici, non bastano le scene di ordinaria follia vissute in queste, come in tante altre frazioni, ogni qual volta le precipitazioni si fanno leggermente più intense. E quanta rabbia nel constatare che in questi disgraziati quartieri nulla è cambiato.

Ma attenzione a scaricare tutte le responsabilità sull’amministrazione, che di certo da queste non è esente: nei torrenti, come testimonia il documentario fotografico, si trova di tutto, da materiali industriali a calcinacci, per poi passare da sacchi dell’immondizia e suppellettili di ogni tipo. E questa roba di certo li da sola non ci è finita. Qualche giorno fa la nota del Movimento 5 Stelle, che ha chiesto urgenti interventi di pulitura e messa in sicurezza con particolare riferimento ai torrenti dell’Annunziata e di Mili; ieri le parole degli assessori alla protezione civile, Filippo Cucinotta, e ai lavori pubblici, Sergio De Cola, che hanno disposto un piano di intervento sottolineando l’assurda anomalia di una città come la nostra in cui “ abbiamo un ufficio torrenti ma non i fondi per farlo funzionare”.

Ecco dunque un monito, in attesa che gli interventi annunciati vengano effettuati (si spera al più presto, data l’urgenza), magari, questa volta, con criterio ed efficienza duratura. E che anche i cittadini facciano la loro parte. Di seguito la fotogallery. (ROBERTO FAZIO)

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