CREMAZIONE: NUOVA LUCE SULL’IMPIANTO MESSINESE, MA SI ALLUNGA L’OMBRA SUI COSTI DI TUMULAZIONE

29 Ottobre, mancano poco più di 48 ore al giorno di Ognissanti che non ci sentiamo tanto fuori tema a parlare di cremazione. Che fine ha fatto l’impianto promesso alla città?

I lavori sono quasi terminati, lo apprendiamo dall’Assessore Ialacqua. Il sopralluogo dei giorni scorsi ne rivelerebbe il completamento, eccezion fatta per pochi aspetti in fase di compimento. La data presunta per la chiusura del percorso d’appalto sarebbe ormai alle porte, con ogni probabilità intorno alla metà del mese di novembre. A seguire, sarà avviato il ciclo di collaudo e dal primo Gennaio 2014 l’impianto sarà attivo. Come da contratto, per i primi due anni la gestione sarà affidata alla ditta costruttrice.

La risposta potrebbe risultare soddisfacente anche per l’Associazione Radicali Messina Leonardo Sciascia che meno di una settimana fa interrogava al riguardo l’Assessore Ialacqua, chiedendo delucidazioni sul ritardo dell’attivazione del servizio, prevista originariamente per l’inizio del 2013.

“Da circa dieci anni- scrivevano i radicali- il Comune di Messina opera per realizzare nella nostra città un impianto di cremazione. Sarebbe il secondo della regione e potrebbe  servire un’ampia utenza. Il completamento era previsto all’inizio di quest’anno. Il costo iniziale del manufatto di 2 milioni e 500 mila euro. La ditta realizzatrice la So.Crem srl”.

Detto fatto! Una volta attivato, l’impianto Messinese sarà il più giovane del sud Italia e probabilmente quello ospitante il più ampio bacino di utenza, dal momento che gli altri due esistenti si trovano a Palermo e Napoli.

Se le nebbie si diradano sulla questione dell’impianto di Cremazione, altri gravi fatti legati alla gestione delle pratiche di tumulazione sono pericolosamente tenuti al riparo dalla piazza. A segnalare il disagio vissuto in prima persona, una lettrice. “Normalmente, quando qualcuno muore, entro due giorni viene effettuata la tumulazione, nella nostra città i tempi non sono inferiori a sette giorni. Ho appreso che i lavori di tumulazione vengono effettuati da una società cooperativa che li  ha ottenuti in appalto dal comune. La cosa paradossale è che pagando il doppio della cifra prevista si può ottenere una tumulazione urgente che viene effettuata entro tre giorni”.

Senza considerare il fatto che la cosa puzza un po’, quanto affermato nel racconto ivi riportato non farebbe altro che rallentare ulteriormente le pratiche ordinarie.

Cara amministrazione, apriamo gli occhi!

 

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