IL MOVIMENTO STUDENTESCO AUT RADUNA CENTINAIA DI GIOVANI IN PIAZZA: “LA POLITICA CI DIA RISPOSTE”

Ha sfilato questo pomeriggio il corteo indetto dal “Movimento studentesco Aut” che ha richiamato l’attenzione di un folto gruppo di studenti, scesi in piazza per urlare alla classe politica i propri diritti e discutere sulla legge regionale per il diritto allo studio. Una manifestazione volutamente indetta nel pomeriggio, a partire dalle 17.30 circa, per evitare le classiche e scomode etichette troppo frettolosamente affibbiate a questo tipo di iniziative ogni qual volta esse coincidono con l’orario curriculare; ma soprattutto un segnale forte del quale mittente è una categoria, quella degli studenti appunto, che si sente privata di uno dei diritti più importanti per la vita di ogni uomo, ovvero quello allo studio. Il corteo, che ha attraversato le principali vie del centro cittadino, si è concluso con un’assemblea pubblica a Piazza Duomo a cui avrebbe dovuto partecipare il presidente della regione Rosario Crocetta. Ma il Governatore, seppur invitato, è  mancato all’appuntamento fra la delusione di organizzatori e partecipanti. Non c’erano i “grandi numeri”, ma i presenti erano tutti molto consapevoli e attivi: insomma, mai, come in questo caso, potrebbe usarsi il motto “pochi ma buoni”.

Chi invece non ha tradito le aspettative, partecipando all’appuntamento nella centralissima piazza di Messina, è stato l’ex magistrato Antonio Ingroia, divertito dai cori intonati dai ragazzi e piacevolmente sorpreso dalla voglia di partecipazione della categoria: “grazie a voi che avete ancora la forza di interessarvi di tutto questo. Questo è l’inizio di un pezzo di storia che possiamo scrivere insieme, partecipando in prima persona, senza delegare ad altri, perché nessuno vi darà mai ciò che vi spetta”. Un riferimento anche alla decadenza di Berlusconi: “un uomo che ha detenuto il potere oscenamente per vent’anni. Adesso è decaduto dal Senato, ma abbiamo ancora una politica che vi nega i vostri diritti. Una legge per la scuola pubblica scritta dagli studenti è un sogno che oggi possiamo realizzare, sarò sempre al vostro fianco”.

All’assemblea ha partecipato anche Sonny Foschino, presidente dell’associazione culturale Peppino Impastato: “L’emozione oggi è grandissima. Cosa centra la lotta antimafia con la scuola? Domanda retorica, perché solo con la coscienza critica e partendo dalla scuola si combatte la mafia. Noi non abbiamo paura di andare nelle scuole, nei quartieri difficili della città e parlare di Mafia, perché la Sicilia è casa nostra, non cosa nostra!”. E in merito all’assenza di Crocetta: “l’assenza di Crocetta è grave, ma non pensi di snobbarci. Quello di stasera è solo un appuntamento rimandato, noi non ci fermiamo”. Infine una risposta ad alcune voci sul movimento aut: “si vocifera, negli ambienti insani di questa città, che il movimento aut sia un movimento politico che mira ad ottenere una poltrona. Io dichiaro pubblicamente che la mia poltrona è solo la strada, e così sarà sempre!”.

Presente anche Gianluca Manca, fratello di Attilio Manca, il medico-urologo vittima di mafia: “ il vostro è un diritto, è importante che abbiate una legge che tuteli il vostro futuro. Il vostro settore è gestito dalle stesse persone che incidono sulla vicenda di mio fratello. Siate indignati contro la cultura massonica che attanaglia la nostra città”.

Accorato l’intervento d’apertura di Pasquale Calapso, portavoce del Movimento, che più di tutti ha rappresentato al meglio il disagio degli studenti, evidenziando la distanza con la politica e l’immobilismo che da vent’anni a questa parte la caratterizza: ”vogliamo delle risposte, oggi noi scriviamo una pagina importante della storia, poiché siamo i primi a proporre una legge regionale con la supervisione di Ingroia e siamo i primi ad aver cercato di spingere Crocetta al confronto diretto con gli studenti. Noi siamo i protagonisti del nostro destino”. (all’interno la fotogallery di Serena Capparelli) (ROBERTO FAZIO)

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