RUBY A MESSINA CONFERMA LE ACCUSE AGLI “EX AMICI”, IN AULA ARRIVA ANCHE IL “BUNGA BUNGA”

Difficile riconoscerla se non per il codazzo di giornalisti e fotografi che ieri hanno affollato il Tribunale di Messina dove Karima El Mahroug, detta Ruby, ha  presenziato al processo che vede imputati la  titolare di un centro estetico messinese Ester Fragata, per  induzione alla prostituzione, e l’avvocato Goffredo Sturniolo,  accusato dalla ragazza di aver tentato degli approcci sessuali  quando era ancora minorenne.

La ragazza ha parlato un paio d’ore, rispondendo alle domande  del pubblico ministero, confermando le accuse mosse ai suoi due  ex amici quando, per un periodo, ha vissuto nella città dello  Stretto. Acquisite anche, su richiesta dei difensori, le  sentenze di Milano relative ai processi a Silvio Berlusconi ed a  Lele Mora. Il dibattimento, poi, è stato rinviato ad aprile.

La  vicenda al centro del processo scaturisce dalla scomparsa di un  bracciale, in oro e brillanti del valore di circa tremila euro,  avvenuta nel centro estetico di Ester Fragata, dove Karima El  Mahroug fu ospitata. Fragata denunciò Karima per furto ma  quest’ultima ha sempre respinto le accuse, sostenendo che  l’imprenditrice voleva solo vendicarsi perchè non aveva voluto  avere rapporti sessuali con alcuni clienti del centro benessere.  Ha poi raccontato  di un tentativo di violenza sessuale subito  dall’avvocato messinese Goffredo Sturniolo durante il suo  periodo trascorso a Messina. A seguito di queste dichiarazioni  sia la Fragata che l’avvocato Sturniolo hanno querelato Ruby.

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