Stamattina all’alba i Carabinieri della Stazione di Spadafora, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Milazzo e della Stazione di Messina Gazzi, eseguivano a Messina e nel carcere di Piazza Armerina (EN) 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.i.p. del Tribunale di Messina, traendo in arresto per furto: Angelo Conti di Messina, classe 1990, in atto ristretto presso il carcere di Piazza Armerina (Enna) per altri reati e Tindaro Milazzo di Milazzo classe 1985, già noto alle Forze dell’Ordine.
I giovani, il 9 gennaio 2013, in concorso tra loro si erano introdotti all’interno di due abitazioni, site nella frazione San Martino di Spadafora (ME). Avevano scassinato porte e finestre, ed avevano asportato denaro contante e monili in oro, per un danno complessivo di euro 3mila circa. Uno era stato individuato già la sera del furto, anche grazie all’intervento di alcuni vicini e alla loro preziosa collaborazione. Tindaro Milazzo, che era riuscito a fuggire quella sera, è stato individuato in seguito grazie a una serrata attività di indagine.
L’A.G.. che ha emesso i provvedimenti, concordava pienamente con i riscontri investigativi dei carabinieri di Spadafora, i quali al termine di tre mesi di indagini, raccoglievano gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei giovani, indizi che andavano ben oltre l’immediata flagranza. Sulla scena del crimine, infatti, erano stati rinvenuti dei guanti da lavoro, utilizzati dai ladri.
I carabinieri sono riusciti anche ad individuare il ferramenta dove, il giorno prima del furto, erano stati acquistati gli arnesi da scasso e poi di acquisire il filmato di un impianto di videosorveglianza che riprendeva il momento dell’acquisto effettuato dai due, e grazie al quale è stato possibile identificare, il Milazzo Tindaro.
I due arrestati dopo le formalità di rito venivano ristretti presso il carcere di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
