OPERAZIONE ALI’ BABA’: SGOMINATA BANDA DI LADRI D’APPARTAMENTO, NOVE ARRESTI TRA CUI UN AGENTE DI POLIZIA PENITENZIARIA

Nove persone, sei in carcere e tre ai domiciliari, sono state arrestate stamattina a Messina dalla Squadra mobile che ha scoperto un’organizzazione specializzata in furti in appartamenti. I fermati dell’operazione “Ali Baba” sono accusati di associazione per delinquere per la commissione di furti in appartamento, detenzione di armi da fuoco e spaccio di droga. L’operazione “Ali Baba” prende il nome da una nota favola del mondo arabo.

Tra gli arrestati anche un agente della polizia penitenziaria, al quale è stato contestato il reato di corruzione perchè dietro compenso aveva introdotto cocaina e marijuana nel carcere di Gazzi per un detenuto.

Le indagini della Squadra mobile di Messina erano iniziate il 5 agosto 2010 con l’arresto di tre persone e il sequestro di molti arnesi da scasso. Grazie a intercettazioni si è risaliti alla banda, responsabile di almeno otto i furti secondo gli investigatori.

Uno dei componenti era specializzato nell’apertura delle casseforti, e ne era così orgoglioso che in una delle case svaligiate lasciò un biglietto firmato “il re delle casseforti”.

L’ordinanza di custodia cautelare emessa il 25 febbraio 2014 dal G.I.P., presso il Tribunale di Messina dott. ssa Maria Luisa MATERIA ha  raggiunto nove persone, delle quali sei destinatari della misura della custodia cautelare in carcere e tre da sottoporre agli arresti domiciliari, ritenute responsabili, a vario titolo, di far parte di un’associazione per delinquere, operante in questo centro cittadino, finalizzata alla commissione di furti in abitazione, di detenzione illegale di armi comuni da sparo, e, per alcuni degli indagati, in concorso tra loro, di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché, per uno solo di essi, del reato di estorsione.

Le indagini, condotte sotto le direttive del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Dott.sa Anna Maria Arena, hanno preso l’avvio nel 2010, allorquando Antonio BONANNO, Stellario FUSCO Stellario e Filippo BONANNO  furono arrestati, in flagranza di reato, in quanto sorpresi in possesso di refurtiva mentre si allontanavano da un’abitazione che avevano appena “visitato”.

L’impressionante mole di attrezzi che gli stessi avevano portato al seguito  aveva convinto gli investigatori di trovarsi dinanzi ad una banda ben più organizzata rispetto ai tre soggetti arrestati in flagranza, e le successive indagine hanno confermato l’intuizione.

Le intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché le innumerevoli attività di perquisizioni e sequestri hanno consentito di delineare i contorni di un’organizzazione criminale dedita alla consumazione di furti in signorili abitazioni, operante con sistematicità e professionalità nella città di Messina e responsabile di un ingente numero di furti.

Sulla scorta della richiesta inoltrata dal P.M., riguardante complessivamente 19 persone indagate, il G.I.P. ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti  di Antonino BONANNO, nato a Messina il 22.12.1982; Pietro RUGGERI, nato a Messina il 10.01.1960; Stellario FUSCO, nato a Castellamonte il 02.04.1980; Filippo BONANNO, nato a Messina il 30.01.1981, ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio i cui proventi costituivano riserva per l’acquisizione di attività commerciali, droga ed armi.

L’ organizzazione era basata sulla ripartizione di ruoli e competenze secondo cui Pietro RUGGERI organizzava le operazioni relative ai singoli furti e teneva i contatti con i sodali attraverso cellulari caricati con schede ricevute da un incensurato; Antonio e Filippo Bonanno con Stellario Fusco si introducevano nelle abitazioni e realizzavano materialmente i furti, e RUGGERI provvedeva anche al mantenimento delle famiglie di questi tre  nel corso della loro detenzione.

Nel corso dell’attività è stata rinvenuta a carico dei fratelli BONANNO ed di FUSCO, parte della refurtiva sottratta in occasione di diversi furti e  accertata la disponibilità di parte degli arrestati di armi.

Infatti è stato rinvenuto un fucile semiautomatico con canna mozzata in un’area antistante l’abitazione di un congiunto di FUSCO Stellario con matricola abrasa, risultato compendio di furto, riconducibile ai fratelli FUSCO Stellario e FUSCO Giovanni. Sempre nel medesimo luogo è stata sequestrata una pistola semiautomatica calibro 9 con matricola abrasa ed un revolver cal 44 magnum.

BONANNO Filippo risulta indagato per avere illecitamente offerto a persona non identificata detenuta presso la casa circondariale sostanza stupefacente del tipo marijuana e cocaina che attraverso un agente della polizia penitenziaria avrebbe dovuto far introdurre in carcere.

Risultano inoltre destinatari di misura cautelare per detenzione  e cessione di sostanza stupefacente: Emanuele DENARO, nato a Messina il 20.11.1983; Salvatore ROLLA, nato a Sant’Agata Militello il 28.04.1967.

A ROLLA Salvatore viene anche contestato il reato di estorsione per avere costretto un commerciante a consegnargli derrate alimentari senza pagare corrispettivo, presentandosi presso l’esercizio commerciale munito di pistola.

E’ emersa inoltre l’intestazione fittizia di un’impresa individuale di rivendita di pesce di fatto facente capo a BONANNO Filippo, ma giuridicamente intestata ad un altro soggetto, sottoposta a sequestro preventivo ed affidata ad un amministratore giudiziario.

Tra i soggetti destinatari del provvedimento cautelare, agli arresti domiciliari anche l’agente della Polizia Penitenziaria Salvatore CUTRUPIA, nato a Milazzo il 20.04.1975,  responsabile del reato di corruzione, essendosi reso disponibile, dietro corrispettivo economico, ad introdurre sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana, all’ interno della Casa Circondariale ove presta servizio, in favore di un detenuto.

Destinatari di custodia cautelare agli arresti domiciliari in quanto ritenuti responsabili di concorso esterno nell’associazione dedita ai furti anche i fratelli FUSCO Giuseppe, nato a Messina il 29.03.1982 e FUSCO Giovanni, nato a Messina il 29.08.1989.

Nel corso dell’esecuzione sono state eseguite perquisizioni domiciliari nei confronti di 19 indagati ed è stato sequestrato piccolo quantitativo di sostanza stupefacente verosimilmente cocaina.

 

 

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