CASA SERENA, IL DIRETTORE TRINGALI: “NOSTRA COOP E’ COME UNA COLF NELLA DIMORA DEL SINDACO. NON DECIDE DEL SUO FUTURO “

Interno Casa Serena
Interno di Casa Serena (foto Lo Cascio)

“La cooperativa Azione Sociale, all’interno di Casa Serena, somiglia a una colf nella dimora del Sindaco. Presta solo i servizi ma non decide certamente del proprio futuro”. Così il direttore della cooperativa, Riccardo Tringali descrive il ruolo della sua gestione, dopo tanti anni di collaborazione con il Comune di Messina. Lo abbiamo intervistato in occasione dello spettacolo teatrale “Le Avventure di Pinocchio” che si è svolto nel centro di Montepiselli, grazie alla proposta dell’Associazione culturale “D’ArtEventi”.
“Noi viviamo di volontariato – sottolinea Tringali – per cui siamo ben contenti di accogliere iniziative come quella promossa dalla presidente Ursino e sostenuta dall’assessore Mantineo. Resta il fatto che Casa Serena sta attraversando un momento di difficoltà per l’ormai noto disagio degli anziani di cui quasi la metà è stata trasferita e degli operatori socio-assistenziali che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. Tutto dipende dagli interventi di ristrutturazione a cui dovrà essere sottoposto l’edificio. Si tratta di importanti operazioni di messa in sicurezza che, a detta di esperti e tecnici comunali, dureranno circa un anno con il costo di un milione di euro. Si è già posto il problema di come sistemare gli ospiti e come collocare i lavoratori. Intanto, la nostra attività è in regime di proroga che scadrà il prossimo 15 giugno. C’è stata la cassa integrazione in deroga fino alla fine del 2013. Per quel che riguarda gli anziani, contiamo di portare il numero da 58 a 50 in modo da non doverli più spostare durante gli interventi. I ricoverati sono rimasti in 58 su 112 perché gli altri 54 sono stati distribuiti in strutture definite Residenze Sanitarie Assistenziali e altre Case di riposo accreditate dalla Regione. Mentre per gli ospiti si è trovata questa soluzione, sul fronte occupazionale, i sindacati stanno ancora cercando una contrattazione con Palazzo Zanca per l’assorbimento in altri Servizi Sociali”.
D’altronde, gli anziani, con tante scomodità iniziali dovute al cambiamento di sede, hanno raggiunto un nuovo equilibrio tra le RSA “Don Orione”, “Giardino sui Laghi” a Ganzirri e “Opus” in Via Palermo. Il direttore, invece, lascia trapelare che non sarà un’impresa semplice trovare un impiego per tutti e 98 operatori della Cooperativa Azione Sociale. Al momento, le ore di lavoro sono state già ridotte –spiega Tringali –parallelamente al salario. Si quantifica con il 50% di ore in meno per impiegati, magazzinieri e cuochi e il 70% in meno per tutti gli ausiliari. Sulla situazione pagamenti, è stata corrisposta recentemente la mensilità di gennaio perché dobbiamo affrontare un ritardo storico di 4-5 mesi. Tutto sommato stiamo rispettando le modalità del ritardo. Proprio in questi giorni, siamo riusciti a fatturare per gli stipendi di febbraio”.
Certo, crogiolarsi sui tempi dilatati non è una dinamica comportamentale ideale per la gestione del personale e di qualunque azienda e cooperativa. Alla fine di questa missione di ricollocamento per i lavoratori e per la ristrutturazione da un milione di euro, il Comune dovrebbe garantire la funzionalità di Casa Serena e il possibile rientro degli operatori e degli anziani che, ricordiamo, pagano una retta equivalente alla metà della loro pensione per soggiornare in questi luoghi “ameni”.
Peccato che debba trascorrere un anno perché tutto torni all’origine ma con un po’ più di sicurezza per il plesso.(@Marcella Ruggeri)

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