LA STORIA SEMPLICE DEI TIR E “I VARI INTERESSI IN GIOCO”

Nemmeno Sciascia avrebbe potuto pensare ad una storia così semplice. Un uomo fuori dai giochi di potere, ritenuto innocuo quando non “utile” per quel suo modo di fare “lotta”, divenuto Sindaco a compimento di un processo storico e sociale che non ha escluso Messina dal sentimento anticasta alla base di grillismi e movimenti antipartitici, sta davvero esagerando.

E l’ultimo a ricordargli di tenere conto dei “vari interessi in gioco”, è il Prefetto Trotta, che è giunto a questa conclusione dopo l’ultima riunione “tecnica” a cui si è guardato bene dall’invitare un rappresentante degli interessi dei cittadini, mentre erano piuttosto ben rappresentati gli interessi degli armatori in causa.

La Caronte & Tourist non si tocca. E più si avvicina la data del 20 luglio, più l’ordinanza su cui il Sindaco ha già dichiarato di non voler tornare indietro e che impedirà ai mezzi pesanti che sbarcano al molo Norimberga di attraversare il cavalcavia, fa paura. Perché sebbene non sia risolutiva, sarebbe un “precedente” inaudito, una faglia nel granitico sistema che ha consentito il monopolio garantendo la potenza economica e politica del duo Franza-Genovese nella città dello Stretto.

La politica resta in silenzio: solo CmdB, il Movimento 5 Stelle e l’area civatiana di quel che resta del Pd messinese, sostengono l’amministrazione in questa piccola-grande rivoluzione.

Dall’altro lato Capitaneria di Porto, Autorità Portuale e Prefettura, vorrebbero sostituirsi alla legittima determinazione a cui questa amministrazione è stata chiamata attraverso un voto democratico.

E pur mettendo da parte la questione politica, pur mettendo da parte ogni malizioso retropensiero sui rapporti mai idilliaci tra il Prefetto e il Sindaco ( basta ricordare il braccio di ferro intrapreso già all’arrivo dei primi migranti) nessuno sembra parlare di pubblica sicurezza e di diritto alla salute.

Ogni dichiarazione, compresa l’ultima missiva prefettizia, usa un linguaggio estremamente chiaro nella sua inquietante sintesi, dove la parola più ricorrente è “interessi”: il Comandante della Capitaneria Samiani dichiara “Il sindaco resta il dominus sulle strade. Ma andremmo contro i nostri interessi frenando l’attività diurna della società”; il Presidente dell’Autorità Portuale Antonino De Simone ribadisce gli interessi del traffico maritto che auspica possa aumentare; il Prefetto Trotta chiude ancora più sibillino suggerendo al Sindaco di “non tralasciare ogni ulteriore sforzo per confrontarsi con le varie parti in causa in vista di soluzioni, ove possibile, condivise, che contemperino i vari interessi in gioco e che tutelino l’ente locale da possibili conseguenze anche di natura finanziaria”.

Tra i vari interessi in gioco citati dal Prefetto, suggeriamo anche l’interesse dei cittadini che hanno determinato la vittoria politica di Accorinti  a cui è stato dato mandato elettorale di segnare il passo sulla questione Tir.

E non si tratta di 40 o 80 tir, così come “tecnicamente” si potrebbe far presente che le condizioni precarie del cavalcavia sono ben visibili anche ad un occhio inesperto, tanto da sollecitarne la chiusura.

La questione, molto sciascianamente, è semplice. E il Sindaco la deve affrontare per questo molto candidamente.(@palmira.mancuso)

 

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