PULCI AL POLICLINICO: LE PROVE DELL’EMERGENZA, PROSEGUE LA DISINFESTAZIONE

Lunedì 4 agosto di prima mattina è stato convocato un tavolo tecnico nella direzione sanitaria; i tunnel di collegamento interno tra i reparti da dove passano pazienti, medici e vivande, sono stati chiusi; è stata disposta una disinfestazione urgente; dalla direzione aziendale sono partite note perentorie dirette a tutti i reparti: il tutto dopo che, da varie parti sono arrivate segnalazioni verbali e scritte sulla presenza di pulci nella struttura ospedaliera. Tuttavia, due giorni dopo che la notizia di un allarme parassiti è stata ripresa integralmente da messinaora.it (vedi articolo) e due ore dopo che la stessa notizia è uscita anche su il corriere.it (vedi articolo), secondo un comunicato stampa diffuso dall’addetta stampa Valeria Arena  “Al Policlinico di Messina non c’è nessuna emergenza pulci”. Chi lo assicura? “La notizia circolata in queste ore non è fondata tanto che la ditta di pulizia incaricata di avviare la sanificazione nelle aree sotterranee che collegano alcuni padiglioni dell’ospedale ha ribadito che non vi è alcuna presenza di pulci”, spiega ancora il comunicato.

Quindi a leggere quanto c’è scritto nel comunicato non c’è stata né l’emergenza pulci né le pulci: due fatti diversi.

EMERGENZA PULCI.

Che non ci sia stata “un’emergenza pulci” lo scrive il comunicato (da ritenersi riferibile direttamente al neo direttore generale Marco Restuccia) nel quale per corroborare questa tesi c’è pure spiegato che “L’attività eseguita fa parte di un monitoraggio complessivo sul fronte igienico sanitario avviato fin già dai primi giorni di insediamento della direzione generale”.

Le carte, però smentiscono seccamente il comunicato stampa.

Lunedì 4 agosto con e-mail delle 8 e 33 la Direzione medica di presidio per mano del dirigente medico Giuseppe Cannavò scrive al signor Frangiamore, referente della ditta PFE Spa, titolare dell’appalto di disinfestazione. I toni sono quelli dell’urgenza e dell’emergenza: “La invito a far effettuare immediatamente e con particolare urgenza un intervento di disinfestazione dei percorsi sotterranei dell’Azienda ospedaliera universitaria e dei locali adiacenti ad essi. Si sottolinea l’urgenza”.

Nelle stesse ore ai piani alti della Direzione strategica si stava tenendo un tavolo tecnico convocato appositamente. Al termine dei lavori, assente il direttore generale Marco Restuccia, il direttore amministrativo Giuseppe La Ganga Senzio dirama a vari organismi una direttiva: “Facendo seguito alla riunione svoltasi questa mattina, in relazione alla problematica di sanificazione dei tunnel si chiede ad ognuno per la parte di propria competenza di attivare tutte le procedure necessarie al fine di inibire l’accesso alle persone nelle aree non idonee e avviare urgentemente le operazioni di sanificazione”.

A seguito della lettera del direttore amministrativo sempre il 4 agosto Sabrina Merenda, direttore dell’Unità operativa Facility Management, e Giovanni Egitto, dirigente della direzione medica di presidio, inviano una “Comunicazione urgente”, con cui si dispone la chiusura dei tunnel e si comunica che “questa Azienda ospedaliera ha messo in atto interventi operativi urgenti finalizzati alla bonifica dei percorsi di collegamento dei vari padiglioni con opere di disinfezione, disinfestazione cui seguiranno interventi di sanificazione ambientale. Il primo intervento avverrà alle 20 del 5 agosto cui seguiranno interventi successivi”. Il 6 agosto Giovanni Egitto nel relazionare al direttore generale l’evoluzione della situazione, scrive: “In data 4 agosto questa direzione ha chiesto con carattere d’urgenza un intervento di disinfestazione. Tale attività è stata espletata nella notte tra il 5 e il 6 agosto”.

Dunque, è documentale che sin dalla primissima mattinata del 4 agosto vengono adottate una serie di misure urgenti che non hanno nulla a che vedere  con “il monitoraggio complessivo sul fronte igienico sanitario avviato fin già dai primi giorni di insediamento della direzione generale (avvenuto il primo luglio, ndr)” come riporta il comunicato dell’azienda sanitaria pubblica che per legge ha obblighi di trasparenza.

PRESENZA DI PULCI.

Ma perché il 4 agosto scatta l’emergenza?

Lo spiega il medico Giovanni Egitto nella sua relazione del 6 agosto al direttore generale parlando “di segnalazione verbale proveniente dalla ditta di vigilanza al reperibile della Direzione sanitaria in data 3 agosto”.  Cosa ha segnalato la ditta di vigilanza tanto da far scattare l’allarme e disporre la disinfestazione urgente? Non certo quella che il manager Marco Restuccia il 5 agosto ha definito “un pò di sporcizia nei tunnel”.

L’allarme è scattato anche perché alla Direzione aziendale era già arrivata un’altra segnalazione verbale dalla Farmacia, ubicata alla fine di uno dei tunnel: il sabato precendente nel prendere servizio una dottoressa precaria si è ritrovata le pulci sul camice. Ha dato l’allarme e già nella giornata di sabato – secondo quanto raccontano varia addetti ai lavori – è stata effettuata la disinfestazione dei locali. Sempre alla direzione è giunta la segnalazione che le pulci secondo altri racconti hanno assediato un idraulico dipendente della ditta esterna mentre era intento a riparare delle tubature nei tunnel.

Lo stesso 4 agosto alla Direzione strategica è arrivata pure una nota della Responsabile infermieristica del Dipartimento Materno Infantile, Sicilia: “Si comunica che a seguito di verifica presso i locali adibiti ad archivio di cartelle cliniche dell’Unità operativa complessa di Terapia intensiva neonatale siti al Padiglione N.I. è stata rilevata una notevole presenza di insetti volanti (pulci), per cui si richiede con cortese urgenza un intervento risolutivo di disinfestazione”. Dalla nota si evince che la presenza di pulci non è un fatto sporadico: “Si fa presente che presso questi archivi la disinfestazione (per lo stesso motivo) è stata richiesta ed attuata più volte senza risoluzione del problema”, continua la nota. La sollecitazione della Sicilia ha prodotto un nuovo intervento di disinfestazione.

Dalle schede di intervento, infatti, risulta che nella notte tra il 5 e il 6 anche nell’archivio oltre che nei tunnel, è stata effettuata la disinfestazione. Dalle stesse schede risulta che sono stati usati due prodotti specifici per pulci, zecche e parassiti in genere: Cipekill e Solfac Automatic.

La coordinatrice infermieristica nella stessa nota comunica un altro dato inquietante che potrebbe spiegare più in generale la presenza delle pulci: “Si fa presente che presso il reparto di Neuropsichiatria infantile permane il problema legato alla presenza di gatti (vettori del parassita, ndr), infatti dal controsoffitto del corridoi spesso cadono liquami ed è presente cattivo odore”.

A fronte di denunce scritte, segnalazioni verbali e testimonianze, che al Policlinico non ci siano state le pulci non lo attesta nessun dirigente dell’azienda universitaria: lo direbbe (il direttore  Restuccia ha detto che la relazione non la può far vedere) stando al comunicato la stessa ditta che ha effettuato la disinfestazione (non si capisce se prima o dopo l’intervento) o quella che ha fatto la sanificazione: ditte che attraverso un’attività periodica remunerata con risorse pubbliche avrebbero dovuto evitare, sotto pena di rescissione del contratto, che i parassiti trovassero accoglienza nell’ospedale di Viale Gazzi.

MICHELE SCHINELLA www.micheleschinella.it

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