MEDICO MESSINESE ASSUNTO LAVORA 15 GIORNI IN 9 ANNI, COSA SI FA PUR DI NON SALVARE DELLE VITE…

Per la serie: dobbiamo sempre farci riconoscere. E’ messinese, infatti, sebbene la sua identità sia stata finora occultata, forse per evitare che venga linciato da pazienti, contribuenti e disoccupati, il medico del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Isidoro di Giarre che, sebbene assunto con un contratto a tempo determinato, è stato capace di lavorare appena 15 giorni negli ultimi 9 anni.

La sua non è solo un’impresa da Guinness dei primati ma anche un capolavoro tattico degno di farlo assurgere al rango di genio criminale. Fra i più grandi di tutti i tempi.

A ricostruire i suoi passi, le cui orme rimarranno impresse indelebili nei secoli, lasciando solchi profondi negli annali dell’assenteismo, è stato il quotidiano catanese La Sicilia. Assunto nel 2005, ha prestato servizio in reparto poco più di due settimane. Il caso, dopo le segnalazioni giunte dall’ospedale, è al centro di accertamenti interni avviati dall’Azienda sanitaria provinciale 3 di Catania che sta monitorando analoghe fattispecie. Tanto perché sia chiaro che di tutto si sta parlando tranne che di fenomeni isolati.

Il diretto interessato, raggiunto da alcuni cronisti, dice di aver perfettamente rispettato la legge, poiché beneficiario di borse di studio che arricchiscono il bagaglio di conoscenze destinato a essere riversato sul lavoro. Quando e dove lo riverserà, se questo è l’andazzo, rimane tuttavia un mistero al pari degli incendi di Caronia. Tanto più che l’Asp, dopo avere effettuato dei riscontri sul sito web personale del medico, che risiede a Messina, avrebbe appreso che svolgerebbe un’attività privata da libero professionista nonostante pure online affermi di essere un ospedaliero, a tempo indeterminato.

Ma per tornare alle spiccate doti di inventiva e fantasia del dottore, vale la pena rivedere velocemente lo spettacolare slalom di cui si è reso protagonista pur di scappare dal mondo del lavoro, secondo quanto ricostruito da La Sicilia: usufruisce di una borsa di studio dal primo giugno del 2005 al 31 ottobre del 2008; il giorno del rientro chiede un congedo parentale fino al 31 maggio; dal 4 al 21 maggio presta servizio al pronto soccorso del Sant’Isidoro di Giarre; dal 22 maggio al 22 luglio è assente per malattia; successivamente ottiene un permesso fino al 30 giugno scorso per una borsa studio; attualmente è in aspettativa per un dottorato di ricerca che scadrà il 31 dicembre del 2016.

Riflessione finale. Come sia come medico è difficile dirlo, considerato che, almeno in ospedale, è più fantomatico di un ectoplasma. Però come studioso di diritto deve essere una cima, considerate tutte le scappatoie che è riuscito a escogitare in 9 anni. Unica pecca, se invece di affannarsi così tanto ad aggirare la legge, si fosse limitato a lavorare avrebbe potuto riposare di più e, magari, salvare pure qualche vita.

Se son rose… si assenteranno. (@FabioBonasera)

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