SANITA’, PICCIOLO: “L’IRCSS PUO’ SALVARE IL PIEMONTE”. E RUSSO INVOCA RITORNO PUNTO NASCITA A PAPARDO

“Inserire a pieno titolo nel sistema sanitario messinese l’Ircss Bonino Pulejo, attribuendo gli 80 posti letto disponibili dell’Istituto, già programmati, per la lungo degenza di neurologia al Piemonte. Questa la proposta “di buon senso” che Beppe Picciolo, capogruppo del Pdr all’Ars, rivolge ai direttori generali del Piemonte – Papardo e dell’Irccs, al fine “di ripristinare a pieno regime il punto nascita al Papardo, salvando comunque l’ospedale Piemonte dal quasi certo oblio”.
La soluzione del problema che da tempo tiene banco a Messina, secondo il presidente del Patto dei democratici per le riforme, “è sotto gli occhi di tutti”. “Dobbiamo solo fare sistema – spiega – per salvare le strutture già esistenti, che non vanno né chiuse né ridimensionate ma semplicemente specializzate”.

Beppe Picciolo
Beppe Picciolo

Con questo “accorpamento”, infatti, si potrebbe “dar vita ad una stroke unit proprio al Piemonte, che, mantenendo quindi un pronto soccorso pienamente a norma e la dotazione organica dei posti letto attualmente in dotazione, sarebbe in grado di garantire tempestività per il trattamento dei primi interventi per le patologia più rischiose (quali ictus e patologie cardio vascolari e neurologiche) mentre, avvenuta la stabilizzazione si darebbe seguito al trattamento super specialistico degli interventi eseguiti smistando i pazienti al Papardo o Policlinico, in caso di patologie cardiocircolatorie di competenza interventistica, o ai Neurolesi per tutto quanto concerne la neurologia degli stadi comatosi o vegetativi”.
Il Piemonte in questa logica diverrebbe il fulcro del primo soccorso cittadino ed anche per quanto concerne tutto il sistema di day hospital ambulatoriale, incluse ostetricia e ginecologia, e ciò garantirebbe una corretta programmazione dei parti nei due centri specializzati della città che resterebbero il Policlinico per la zona sud ed il Papardo, adeguatamente potenziato ed integrato in parte dal personale in atto operante al Piemonte, per la zona nord.

“L’importanza dell’istituto Bonino Pulejo in questo piano integrato sanitario per Messina – precisa Picciolo – si capisce dai numeri e dalla qualità degli operatori del Centro Neurolesi che, nella dotazione attuale, dispone di altissime professionalità perfettamente integrabili con il progetto di stroke unit dell’ospedale Piemonte, nonché dalla facilità di accesso ai fondi di ricerca e programmazione ministeriali di cui l’Ircss è diretto interlocutore istituzionale. Sono convinto – conclude – che questa minirivoluzione sanitaria sia quella più opportuna per la nostra comunità che, ribadisco, ha bisogno di fare sistema utilizzando l’ottimale già esistente, migliorando le prestazioni e sforzandosi, ognuno per la propria parte, di rinunciare ad effimere rendite di posizione, politiche e lavorative , acquisite negli anni; posizioni ormai prive di valore perché non funzionali ai nuovi programmi sanitari nazionali che puntano invece ad una sanità di livello super specialistica, ponendo davvero fine ai viaggi della speranza”.

Per quanto attiene alla sola vertenza del punto nascita, è Antonella Russo, consigliere comunale del gruppo misto, a chiedere al sindaco, Renato Accorinti, “in qualità di massima autorità sanitaria cittadina, di volersi attivare, anche tramite eventuale urgente incontro istituzionale” con il direttore generale dell’azienda ospedaliera Papardo – Piemonte, Michele Vullo, “con i rappresentanti sindacali interessati e con il comitato spontaneo sorto per il mantenimento del punto nascita Papardo”, affinché lo stesso Vullo “revochi la delibera dirigenziale 86 del 5 agosto 2014, attualmente in vigore a tempo indeterminato, o, tramite nuovo provvedimento amministrativo in sostituzione del precedente, disponga la cessazione della delibera 86 e faccia riattivare il punto nascita dell’ospedale Papardo a decorrere dal prossimo 16 settembre, come peraltro chiesto dalla stessa dirigenza medica della struttura di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Piemonte di Messina”.

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