Discarica di Pace al centro delle attenzioni dei consiglieri comunali Elvira Amata e Carlo Abbate. I Democratici riformisti interrogano il sindaco “per conoscere quali provvedimenti intende adottare al fine di assicurare sufficienti garanzie in ordine alla tutela ambientale e sanitaria”. Inoltre, lo invitano ad assumere immediatamente gli stessi provvedimenti “in autotutela”.
Amata e Abbate ricordano che “lo scorso 19 aprile il sindaco emanava l’ordinanza 89 con la quale autorizzava, in attesa della conclusione del procedimento autorizzativo da parte della Ragione Siciliana, MessinAmbiente a utilizzare la piattaforma di trasferenza di villaggio Pace al fine di effettuare in casi ‘strettamente necessari’ il deposito dei rifiuti a terra in limitate quantità”.
“Nello stesso mese di aprile – proseguono – dopo il sopralluogo, gli enti preposti al controllo, Asp, Arpa e Provincia Regionale di Messina, dettavano delle prescrizioni per adeguare i luoghi affinché venissero rispettate le condizioni minime di sicurezza allo svolgimento delle attività di stoccaggio dei rifiuti. Nel successivo sopralluogo di giugno, gli stessi enti riscontravano che le attività di gestione rifiuti svolte nella piattaforma di torrente Pace venivano ancora eseguite in difformità della legge con potenziale pericolo per le salute dell’uomo e con pregiudizio all’ambiente. Analogamente in tutti i successivi sopralluoghi effettuati dai suddetti organi di controllo, sino all’ultimo, datato 8 settembre, gli stessi constatavano che non erano ancora adempiute le prescrizioni impartite in precedenza”.
Da qui, la richiesta a Renato Accorinti di intervenire tempestivamente.
