LAUREE MARZO, NUOVO DIETROFRONT UNIME: ASCOLTATI GLI STUDENTI. ECCO COSA CAMBIA

Si chiude definitivamente la “telenovela” relativa alle iscrizioni con riserva per le lauree di marzo 2015, che ha animato per quasi due mesi l’Università degli Studi di Messina, a partire dal 7 agosto, giorno in cui, con una delibera, l’Ateneo faceva sapere che a partire da quest’anno chi si voleva laureare a marzo risultando in corso, doveva sostenere tutti gli esami di profitto entro dicembre 2014. Da lì un tira e molla fra Università e associazioni studentesche, fino ad arrivare al “compromesso storico” emerso dopo l’ultima seduta del Senato Accademico di ieri, sabato 27 settembre.
Non è stata accolta al 100% la richiesta di varie associazioni e rappresentanti degli studenti, ma comunque si tratta di un ottimo risultato che premia chi ha lottato per il bene degli studenti. “Accogliendo le richieste di associazioni e rappresentanti degli studenti – rende noto l’Ateneo – che riguardo al Calendario didattico approvato dal Senato Accademico nella seduta dello scorso agosto avevano messo in risalto una possibile difficoltà a completare gli esami di profitto entro il prossimo 31 dicembre per laurearsi nella sessione di marzo 2015, con la conseguente necessità di sostenere le spese dell’iscrizione all’A.A. 2014/15, gli organi di governo dell’Ateneo hanno introdotto una modifica per quest’anno (dal 2015/16, invece, si tornerà a regime secondo quanto previsto dalla precedente delibera)”.

 
In sostanza, la sessione di laurea di marzo 2015 verrà “sdoppiata”. Viene infatti istituita la sessione di laurea straordinaria di marzo 2015 per l’A.A. 2014/15 riservata agli studenti fuori corso, che si aggiunge alla sessione di marzo 2015 considerata di recupero di quella autunnale (relativa all’A.A. 2013/14). Coloro i quali si iscriveranno all’A.A. 2014/15 e conseguiranno la laurea nella sessione straordinaria di marzo 2015, avranno diritto al rimborso delle tasse universitarie per quest’anno, per quanto attiene alla parte di stretta competenza dell’Università di Messina. Dunque, dei 396,98 euro pagati al momento dell’iscrizione, verrebbero rimborsati 254,91 euro competenti all’Ateneo, mentre non sarà possibile recuperare i 140 euro di tassa regionale, oltre ai 2,07 euro di Siae. Inoltre, se iscritti al I anno fuori corso, a marzo avranno anche diritto agli eventuali bonus di punteggio previsti per gli studenti che si laureano in corso.

 

In sintesi, allora, gli studenti avranno a disposizione due possibili percorsi per laurearsi a marzo 2015:
– Iscriversi con riserva (ove si rispettino i requisiti richiesti) e sostenere l’ultimo esame entro il 31 dicembre 2014, per poi conseguire la laurea nella seduta di marzo 2015 e risultare comunque laureati nell’A.A. 2013/14. Ciò comporterà, tra l’altro, per i laureati triennali la possibilità di iscriversi da subito a un Corso di Laurea magistrale presso l’Università di Messina.
– Iscriversi come fuori corso (pagando la retta prevista) e sostenere esami anche nella sessione di gennaio-febbraio, per poi conseguire la laurea nella seduta di marzo 2015 e risultare laureati nell’A.A. 2014/15. A quel punto, saranno loro rimborsate le tasse pagate per l’A.A. 2014/15. Se iscritti al I anno fuori corso, avranno anche diritto agli eventuali bonus di punteggio previsti per gli studenti che si laureano in corso. I laureati triennali potranno poi iscriversi ad un CdL magistrale a partire da settembre 2015.
“Viene così salvaguardato l’interesse degli studenti – spiega l’Università – e quello dell’Ateneo, sanando una problematica che causava la perdita di risorse finanziarie, poiché il Ministero nei calcoli inerenti l’attribuzione del FFO, non conteggia i crediti acquisiti a gennaio e febbraio da quegli studenti iscritti con riserva che poi conseguivano il titolo di laurea a marzo”. @SimoneIntelisano

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it