PIEMONTE, ACCORINTI FURIOSO: “AGGRESSIONE NEI MIEI CONFRONTI ATTO DI BARBARIE PRE-ORGANIZZATO E INGIUSTIFICATO”

Renato Accorinti furioso, questa mattina, durante una conferenza stampa, alla quale erano presenti come “spettatori” diversi consiglieri comunali, organizzata per fare il punto sulla situazione relativa all’Ospedale Piemonte, dopo l’aggressione avvenuta nei suoi confronti il 29 settembre durante l’assemblea cittadina organizzata da Cisl e Uil. “Quello che è successo due giorni fa – afferma il primo cittadino – è stato un atto pre-organizzato da sindacati e da alcuni rappresentanti politici. Un atto di barbarie non accettabile, che sindacati e politici non possono commettere”. Un Accorinti così duro, probabilmente non si era mai visto: “Ho subito un aggressione fisica e morale. Sono stato violentato sotto tutti i punti di vista. Qualcuno vuole far credere ai cittadini che io sia l’artefice della possibile chiusura del Piemonte, mentre non capiscono che le decisioni definitive vengono prese dal governo regionale. Questa è una brutta pagina che rimarrà nella storia di Messina”.

 
Il sindaco Accorinti ha replicato a chi pensa che la sua volontà sia appunto quella di far scomparire un pezzo di storia di Messina, oltre che un punto di riferimento per la sanità cittadina: “Sono stato io a richiedere ad Emilia Barrile un consiglio comunale aperto sulla questione Piemonte”. Il primo cittadino ha poi sottolineato alcuni passaggi fondamentali della sua lettera inviata all’assessore regionale Lucia Borsellino, scritta dopo essersi confrontato con tanti medici di Policlinico, Piemonte e Papardo: “Il Piemonte deve mantere e potenziare il Polo di Emergenza Urgenza. Comunque ogni decisione dovrà passare al vaglio tecnico con l’opinione di tutte le figure interessate”.

 
Accorinti ha poi puntato il dito particolarmente verso tre figure politiche, presenti all’assemblea del 29 settembre ed applaudite del pubblco e dai sindacati stessi: “Si tratta di tre persone che in passato raramente ho visto in occasioni simili, in mezzo alla folla. Si tratta di Santi Formica, dal 2001 alla Regione dal 2001, da ben cinque legislature; Franco Rinaldi, tre legislature a partire dal 2006; Carmelo Briguglio, alla Regione dal 1994 al 2001 ed in seguito al Parlamento. Queste tre persone, cosa hanno fatto fino ad oggi per il Piemonte?”. Per quanto riguarda il Polo Maternità Infantile, nella lettera all’assessore Borsellino, il Sindaco ha scritto che, qualora dovesse essere necessario accorpare i reparti, sarebbe meglio farlo trasferendo il Polo al Papardo, poiché in città è già presente quello del Policlinico che è più vicino al Piemonte, rispetto alla struttura situata in zona nord: “Ma se con un pensiero unanime – spiega Accorinti – tutti chiederanno che il reparto rimanga al Piemonte, sono pronto a cambiare idea”.

 
Il Sindaco torna poi sul comportamento dei sindacalisti: “Sono stato trattato con un’aggressività mai vista. Se si comportano così, non parliamo più di sindacato o di politica. Politica vuol dire trovare una soluzione nonostante si abbiano idee diverse”. Accorinti è stato interrogato anche sulla questone relativa alla risonanza magnetica, spostata dal Margherita al Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto: “Il mio è stato un atto di responsabilità. A Messina la risonanza magnetica è presente in altri posti, mentre nel tratto da Milazzo a Cefalù era totalmente assente. Un politico non fa questa scelta, perché sa che perde consensi, ma io ho preferito salvaguardare il diritto dei cittadini”.  Intanto Accorinti, per motivi istituzionali, non potrà essere presente l’8 ottobre alla riunione della commissione sul Piemonte, convocata dal direttore generale dell’azienda Michele Vullo, per analizzare, come richiesto dalla Borsellino, le mosse future ed valutare il tutto alla luce del nuovo piano di riordino della rete ospedaliera. “Non ci sarà neanche il presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Messina, Giacomo Caudo – spiega il Sindaco – dunque chiederemo un rinvio. Se questo rinvio non sarà possibile, manderemo dei delegati”.

 
Ciò che è successo il 29 settembre ha probabilmente causato dei danni irreparabili al rapporto fra primo cittadino e sindacati, anche se Accorinti, nonostante la denuncia di ciò che è accaduto all’assemblea, ammette di non portare rancore e di essere sempre aperto al dialogo. Si attende, ora, una nuova replica da parte di Cisl e Uil, mentre si profila un lungo periodo di “passione”, prima della risoluzione definitiva del problema. @SimoneIntelisano

Fotogallery a cura di Lillo Lo Cascio

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