TENTA DI ESTORCERE DENARO A UN NEGOZIANTE DI TREMESTIERI VANTANDOSI DI APPARTENERE A UN CLAN MAFIOSO

Nei giorni scorsi, a Messina, i carabinieri della Compagnia di Messina Sud hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Angelo Crisafi, 48enne messinese, già noto alle forze dell’ordine, indagato per tentata estorsione ai danni di un noto esercizio commerciale di Tremestieri, con l’aggravante dell’intimidazione di tipo mafioso.

Le indagini, avviate a febbraio di quest’anno dalla Stazione di Messina Tremestieri, abilmente condotte dal Nucleo Operativo di Messina Sud e coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, tramite i sostituti procuratori Liliana Todaro e Antonio Carchietti, hanno accertato che in almeno tre occasioni l’indagato si sarebbe recato nel negozio, chiedendo di parlare con il direttore ed esercitando nei suoi confronti intimidazioni mafiose di natura estorsiva. Infatti, al fine di incrementare la pressione, il 48enne avrebbe tutte le volte rivendicato l’appartenenza ad un rinomato gruppo criminale, già in passato oggetto di indagini in tema di associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni e che, nel 2005, con intimidazioni e minacce aveva già avanzato richieste estorsive nei confronti dello stesso esercizio.

Il proposito non è stato portato a compimento e l’estorsione non si è concretizzata soltanto grazie ad una capillare e continua azione di monitoraggio, in atto da parte dei carabinieri di Messina Sud, volta a rilevare in tempo reale ogni minimo segnale che possa nascondere l’avvio o la consumazione di attività di tipo estorsivo, soprattutto in un’area a forte connotazione commerciale come quella presente nella parte sud della città. Infatti, grazie a questo meticoloso sistema di controllo, nel caso in questione sono state tempestivamente avviate le indagini che hanno permesso di evitare la consumazione del reato e di arrivare alla identificazione e all’arresto di Crisafi.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato ristretto nel carcere di Messina Gazzi, a diposizione dell’autorità giudiziaria.

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