Calcio, Coppa Italia di Lega Pro. Calil sblocca, Colombo chiude la pratica. La Salernitana elimina il Messina

Salerniana-Acr Messina 2-0

Marcatori:Calil(Rig./S,73′), Colombo(S,78′)
Salernitana:Russo, Colombo, Franco, Giandonato, Bianchi, Tuia, Mounard(Grillo,87′), Castglia, Mendicino, Ginestra(Calil,70′), Volpe(Pestrin,65′).
Acr Messina:Lagomarsini, Benvenga, Marin, Bucolo, De Bode, Stefani, Orlando(Bjelanovic,62′), Pepe V., Bonanno, Bortoli(Stampa,75′), Nigro(Damonte,60′).
Arbitro:Francesco Fourneau di Roma 1, coadiuvato dagli assistenti Roberto Pepe della sezione di Ariano Irpino e Arcangelo Vingo della sezione di Pisa).
Note: Ammoniti: Bonanno(M,6′), Franco(S,70′); Espulsi: Marin(M;72′)

Allo stadio “Arechi” di Salerno, comprensibilmente meno caldo del solito, i granata liquidano un Messina sceso in campo con molte seconde linee, conquistando quindi il passaggio del turno in virtù dell’eliminatoria diretta; la partita, due gol a parte, non offre nessuno spunto di interesse, rivelandosi noiosa, come le manovre di gioco di entrambe le squadre. Se Marin non avesse regalato l’opportunità agli avversari del calcio di rigore, dati i valori in campo, probabilmente la partita si sarebbe protratta fino ai rigori; uniche note positive per i giallorossi i rientri di Lagomarsini e Bjelanovic, insieme alla fase difensiva che specie nel primo tempo ha di fatto neutralizzato l’imprecisa fase offensiva della Salernitana. Nessun dramma, nonostante la furia del mister a bordo campo, meglio tornare immediatamente in clima campionato.

La Cronaca. Grassadonia, grande ex della partita, opta per un annunciato turn over, schierando un mix di giovani ed esperienza; Orlando, Silvestri e Iuliano (gli ultimi due in panchina) sono gli altri ex granata, oggi giallorossi, mentre tra le fila dei padroni di casa parte da titolare Ginestra, a lungo obiettivo di lusso della dirigenza peloritana nelle precedenti sessioni di mercato. Il primo tempo è davvero soporifero: all’11’ il primo brivido regalato da Ginestra su calcio piazzato, Lagomarsini devia con un tuffo in angolo. Il Messina si affaccia dalle parti di Russo solo al 30’ con uno schema interessante che porta Bonanno a servire di testa in area Orlando il quale, dopo un’incursione, riesce a spaccare in volo mandando però alto sulla traversa il pallone; al 36’ l’unica nitida palla gol della prima frazione capita sui piedi di Bianchi, quasi un rigore ravvicinato il suo, ma Lagomarsini è prodigioso nel respingere, mentre sui successivi tentativi di ribattuta la retroguardia peloritana protegge lo specchio della porta. L’iniziativa, confusa, è in mano ai campani, mentre il Messina conferma disciplina tattica e compattezza: questo il quadro della prima frazione.

Sasa Bjelanovic
Sasa Bjelanovic

Nel secondo tempo il copione sembra inizialmente non cambiare: al 60’ Damonte, appena entrato, spreca un buon contropiede strozzando la sua conclusione con il sinistro, due minuti dopo torna a calcare il campo il lungodegente Bjelanovic, impalpabile durante tutto il match. Al 67’ Giandonato lascia partire una staffilata dai 25 metri che si alza sulla traversa mentre al 72’ l’episodio chiave della partita: Marin, poi espulso probabilmente per proteste, si lascia ingenuamente scavalcare dall’avversario in area e Stefani è costretto a ripiegare metterci il piede, causando il rigore poi realizzato dal neo entrato Calil. La partita cambia registro e sei minuti dopo i padroni di casa mettono il risultato in cassaforte con il colpo di testa di Colombo su cross del brasiliano Calil, libero di schiacciare di testa in area e raddoppiare. I due gol stroncano le già relative motivazioni delle squadre, la partita quindi scivola via senza particolari emozioni.

Sconfitta indolore, o quasi, e testa già al campionato: domenica, al San Filippo alle 14.30, c’è il Foggia.

@RobertoFazio

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