Accoglienza migranti minori, gemello burocrate di Accorinti scrive, il Prefetto predispone trasferimento

Renato Accorinti in un burocratese che non gli appartiene e che lascerebbe pensare che non sia realmentte lui l’autore del testo, ha scritto al Prefetto, ribadendo  la competenza ministeriale sull’accoglienza dei minori non accompagnati. Celere la risposta di Trotta, che alle 14:05 comunica che i bambini verranno trasferiti presso la struttura sita nell’Istituto Fondazione IPAB Conservatori Riuniti  Scandurra” di via S. Sebastiano di Messina, una volta ultimati i previsti lavori di adeguamento (senza specificare una data, ndr).

Nel documento prefettizio si legge che “il provvedimento si è reso  necessario al fine di rimuovere la situazione di convivenza e promiscuità con gli  altri migranti adulti ospitati nel centro universitario di Contrada Conca d’Oro”.

Ecco invece il comunicato stampa emanato da Palazzo Zanca, nel giorno delle dimissioni dell’esperto Clelia Marano:

“In merito all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, il sindaco, Renato Accorinti, ha scritto una nota al Prefetto di Messina, Stefano Trotta: “In riferimento a precorsa corrispondenza ed in particolare alla nota prot. n. 70006 del 4 ottobre scorso, relativa all’oggetto, nello spirito della più ampia e piena collaborazione, si porta a conoscenza della S.S. che questa Amministrazione, pur avendo attivato il dipartimento Politiche sociali in una costante interlocuzione con il Ministero dell’Interno quale sede centrale di smistamento dei minori non accompagnati presso gli SPRAR, non ha ottenuto adeguate risposte per una opportuna sistemazione di prima accoglienza per tutti i soggetti di che trattasi. E’ utile ricordare le interlocuzioni con il suddetto Ministero, avviate dal sottoscritto, che ha incontrato personalmente il Capo Dipartimento Prefetto, Morcone, e che, successivamente, nel corso della riunione tenutasi presso codesta Prefettura alla presenza della S.S. è stato chiaramente evidenziato che la sistemazione dei minori non accompagnati, nel rispetto dei requisiti minimi di accoglienza, sarebbe stata condizionata all’individuazione di strutture che consentissero adeguata sistemazione.

Sotto questo specifico ma centrale aspetto è opportuno richiamare la circolare del 25 luglio u.s. del Prefetto Morcone (nota ministeriale prot. n. 8855 del 25/07/2014–A3), che stabilisce la procedura finalizzata all’immediata accoglienza dei minori stranieri non accompagnati che arrivano sul territorio dello Stato italiano, nelle more della completa definizione del sistema di cui all’Intesa sancita in Conferenza Unificata in data 10 luglio u.s. attribuendo la competenza allo Stato stesso. In particolare la predetta circolare individua nel Prefetto del capoluogo di Regione, che ha come riferimento i Prefetti delle altre province, congiuntamente all’Unità di missione costituita presso il Ministero dell’Interno, i soggetti cui compete la regia delle operazioni quali l’individuazione nei diversi comuni delle strutture disponibili all’accoglienza dei suddetti minori e chiarisce, altresì, che gli oneri finanziari relativi sono a carico del “Fondo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati”, di cui all’art. 23 della legge n. 135/2012, gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che provvede ad erogare il contributo giornaliero, senza alcun obbligo di onere aggiuntivo a carico dell’Amministrazione locale. L’entrata in vigore del decreto del Presidente della Regione siciliana 13/08/2014, pubblicato sulla GURS n. 36 del 29/08/2014, che ha definito gli standards strutturali ed organizzativi delle strutture da destinare alla prima accoglienza, da un lato ha costruito un quadro di maggior favore per il corretto inquadramento delle strutture di accoglienza, ma ha reso più difficile il reperimento sul territorio di strutture che rispettino tale disposizione normativa.

In ogni caso, questa Amministrazione non può che confermare il massimo impegno nell’attività in argomento, intervenendo come facilitatore nei rapporti con le suddette strutture di accoglienza e per una visione propositiva dell’accoglienza atta a inquadrare l’arrivo dei migranti nel miglior contesto favorevole per l’integrazione”.

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