Corsi d’Oro. Genovese, Rinaldi e le loro mogli rinviati a giudizio insieme ad altri 27

Rinviati a giudizio, nell’ambito dell’inchiesta Corsi d’Oro sulla formazione professionale, Francantonio Genovese, Franco Rinaldi e le rispettive consorti, Chiara ed Elena Schirò. Insieme ad altre 27 persone. Come scrive Patrizia Vita su Normanno.com, lo ha deciso ieri il giudice per l’udienza preliminare, Monica Marino, nel corso del procedimento avviato lo scorso lunedì. Imputate 24 persone fisiche e 8 società.

Il verdetto, come anticipato in premessa, consiste in 31 rinvi a giudizio – sebbene per alcuni siano stati emessi dei proscioglimenti parziali – e un solo proscioglimento pieno, quello di Roberta Saglimbeni.

Davanti ai giudici della prima sezione penale, il 26 febbraio prossimo, dovranno comparire, oltre ai due esponenti politici del Pd e alle loro mogli, Salvatore La Macchia, Roberto Giunta, Domenico Fazio, Elio Sauta, Giovanna Schirò, Stefano Galletti, Giuseppina Pozzi, Liliana Imbesi, Concetta Cannavò, Natale Lo Presti, Graziella Feliciotto, Carmelo Capone, Natale Capone, Orazio De Gregorio, Paola Piraino, Francesco Buda, Salvatore Natoli, Antonino Di Lorenzo, Carmelo Favazzo, insieme alle società Service srl, Napi Service srl, Caleservice srl, Centro Servizi 2000 srl, Lumen, Enfap, Ancol, Elfi Immobiliare srl.

Il gup ha deciso alcuni proscioglimenti parziali per  Genovese, Chiara e Giovanna Schirò, Rinaldi, Salvatore Natoli, Elio Sauta e Natale Lo Presti.

Lo Presti, in particolare, è stato prosciolto dall’accusa di truffa aggravata. Secondo la Procura di Messina la sua colpa sarebbe stata di avere noleggiato all’Aram di Sauta un furgone al prezzo di 750 euro mensili. Questo tassello, inserito nel vasto contesto delle accuse, rappresentò un esempio chiave degli sprechi che – sempre secondo l’accusa – avvenivano nel mondo della formazione messinese.

Le richieste di rinvio a giudizio sono state formulate dal sostituto procuratore, Liliana Todaro, che fa parte del pool di pm che si è occupato delle indagini, composto anche da Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti, coordinati dall’aggiunto Sebastiano Ardita.

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