Non solo isola pedonale, Faranda invoca mediazione: “Il sindaco della pace intervenga”

Daniela Faranda

“Trovo davvero insolito il silenzio di Accorinti, in un momento così delicato, in cui la cittadinanza, spaccata in due si scontra, a volte con violenza – seppur solo verbale – sull’isola pedonale, fortemente voluta proprio dal primo cittadino”. Così la capogruppo del Nuovo centrodestra, Daniela Faranda, la quale rivolge un appello a Renato Accorinti affinchè intervenga per mediare e acquietare gli animi.

“Ho voluto aspettare che la polemica scemasse – dichiara Faranda (in foto) per rivolgere un invito al sindaco: nascondere la testa sotto la sabbia non serve e dividere la cittadinanza in buoni e cattivi è pericoloso. I problemi cittadini sono molti e il clima è troppo ardente, vanno placati i toni. La condizione non è delle migliori: la città è sull’orlo del dissesto, non vi è alcuna certezza sui bilanci del Comune; pesa gravemente la carenza di servizi sociali, come dimostra la disperazione dei lavoratori in presidio permanente al Comune, giacché dal 15 novembre saranno sospesi i servizi; le tasse sono altissime e le aliquote al massimo, a fronte di servizi scadenti; la questione relativa ai migranti ormai non è più definibile emergenza ma ordinaria amministrazione che evidentemente non si è saputa ben gestire come dimostrano i fatti delle ultime settimane e i gap connessi all’accoglienza che la città ha mostrato. Inoltre, tra le tante vertenze occupazionali, la sempre maggiore fuga di giovani che scappano da una Messina che non offre loro prospettive né un presente degno, mi fa riflettere che i toni accesi di questi mesi siano stati riservati esclusivamente al tema dell’isola pedonale: un terreno di scontro più che di dibattito”.

Quella che potrebbe e dovrebbe essere una civile dialettica su temi di comune interesse – rileva saggiamente la capogruppo – “è diventata ambito di aggressione inaccettabile per toni e modi, da una parte e dall’altra”.

“Pertanto – conclude – chiedo al sindaco di intervenire immediatamente, indossando le vesti di rappresentante di tutti i cittadini e non solo di una parte, così come il suo ruolo impone, per frenare gli estremismi e rasserenare gli animi. Il sindaco della pace, della condivisione, della partecipazione lo deve ai messinesi, quelli che l’hanno votato ma anche a quelli che non l’hanno votato”.

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