Servizi sociali, stato confusionale pure per Mantineo che perde per strada la… macchina

Lo stato confusionale dei servizi sociali messinesi pare rispecchiare quello dell’assessore comunale al ramo. Nino Mantineo, che questa mattina ha anticipato a Messina Ora le mosse che palazzo Zanca intende fare per scongiurare la fine dei servizi, intorno all’ora di pranzo si è chiuso nel proprio ufficio, raggiungendolo attraverso un accesso secondario, evitando così il confronto con i lavoratori in protesta.

A un certo momento, questa mattina, tornando nel punto in cui aveva parcheggiato l’auto, non l’ha più trovata. Si è rivolto prontamente alla Polizia municipale, salvo poi ricordarsi di aver detto al figlio di prenderla.

Mentre Mantineo vive il proprio calvario personale, e c’è chi minaccia di lanciarsi nel vuoto per la disperazione, la Cgil si è riunita in assemblea nel salone delle Bandiere. Molti lavoratori hanno abbandonato il palazzo ma continuano lo sciopero e  il presidio dell’aula consiliare, anche a opera di Or.Sa, Cisl e Uil. La situazione appare fluida e già nel pomeriggio potrebbero giungere ulteriori novità.

Anche le federazioni dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil esprimono tutta la loro solidarietà ai lavoratori dei servizi sociali “il cui pane – si legge in una nota – è a rischio per l’insipienza di un’Amministrazione le cui priorità sono, per esempio, l’isola pedonale (problematica che il sindaco segue con vera e propria abnegazione!)”. Per gridare a gran voce la propria indignazione e la propria solidarietà Spi, Fnp e Uilp hanno indetto per oggi, alle 15, un assemblea con tutti gli ospiti di Casa Serena, per decidere con loro tutte le iniziative che si riterranno necessarie.

Il cuore del problema è, secondo loro, la situazione drammatica in cui si troveranno “una miriade di persone che non potranno più usufruire dell’assistenza necessaria per continuare con dignità la loro lotta per la sopravvivenza. Che ne sarà dei nostri anziani? Sono divenuti ‘scudi umani’ che stanno per essere sacrificati”.

L’esempio emblematico è Casa Serena: “Ci hanno volgarmente preso in giro per mesi e mesi ed ora, senza alcun rimorso, o vergogna, si stanno preparando a ‘sgomberare il campo’, causando un vulnus irrecuperabile ai nostri anziani e all’immagine della città”.

(Foto di Lillo Lo Cascio)

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