Autostrade, Ars impone tregua tra dipendenti e vertici Cas e impegna Crocetta a consultare Cga

Che sia il Consiglio di giustizia amministrativa a chiarire “in via definitiva, alla luce delle mansioni svolte e del tipo di lavoro effettivamente compiuto, quale sia la categoria e la tipologia contrattuale rispondente al lavoro esercitato dai dipendenti del Consorzio per le Autostrade Siciliane e quale sia la disciplina contrattuale collettiva sotto il versante giuridico ed economico applicabile, a prescindere dalla natura giuridica del soggetto datore di lavoro stante l’esercizio da parte dello stesso dell’attività di concessionario autostradale”. E’ questo il mandato della commissione Lavoro dell’Ars al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e agli assessorati alle Infrastrutture e Trasporti e alla Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro.

La commissione, presieduta dal messinese Marcello Greco, ha approvato la risoluzione che impegna l’esecutivo a chiedere urgentemente un parere al massimo organo della giustizia amministrativa e “a valutare la sospensione, fino all’acquisizione del parere, dell’efficacia di ogni atto del Governo regionale sinora adottato in materia di applicazione ai dipendenti del Cas del contratto collettivo dei regionali”.

Sempre nelle more dell’acquisizione del parere, nell’ambito dei poteri di vigilanza e controllo spettanti al Governo regionale, si impegna lo stesso “a valutare di intervenire sul Cas e sui suoi organi interni affinché a loro volta sospendano ogni iniziativa unilaterale di modifica, revoca o disdetta del contratto collettivo sino a oggi applicato” e a “fornire chiarimenti in ordine ai licenziamenti di 24 dipendenti” del consorzio.

Quest’ultima richiesta attiene al provvedimento dei giorni scorsi con il quale sono stati mandati a casa lavoratori in servizio a tempo indeterminato da circa 10 anni.

E’ stato il dirigente generale del Cas, Maurizio Trainiti, a procedere nei giorni scorsi al licenziamento di 24 agenti tecnici esattori part-time, assunti a tempo indeterminato nel lontano 2005, a seguito di un concorso per soli titoli per 49 posti. A questi dipendenti, la notizia è stata anticipata tramite telegramma. Il provvedimento segue il ricorso di 24 candidati esclusi che hanno rivendicato il diritto a beneficiare delle riserve spettanti agli articolisti, pari al 50% dei posti in palio. A riconoscere le loro pretese, una sentenza del Tribunale del lavoro, risalente al 2008, per effetto della quale sono stati immessi in servizio, mantenendo anche i precedenti vincitori.

Lascia interdetti che la defenestrazione dei 24 lavoratori giunga dopo 6 anni, nell’ultimo giorno di attività di Trainiti il quale è ora in ferie e il 31 dicembre prossimo vedrà scadere il proprio mandato.

Altra curiosità: tra i silurati c’è l’esponente dell’Ugl Giovanni Celesti, colui che invocò i lavori in commissione Lavoro, poi iniziati nell’aprile 2013, che hanno condotto alla risoluzione di cui sopra. Risoluzione che, al di là di quanto percepito dai casellanti, tenta di porre fine al lungo conflitto tra dirigenza del Cas, che intende applicare il contratto di lavoro dei regionali, e sindacati Cub e Ugl, che provano a difendere quello delle Autostrade e dei Trafori, in vigore da sempre. (@FabioBonasera)

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