Lauree di marzo, “idi” per gli studenti: cambiamenti in corsa senza preavviso

L’odissea delle lauree di Marzo 2015 non è ancora finita. Sembrava che i giochi si fossero chiusi con la delibera di Settembre, che prevedeva due sessioni parallele per studenti in corso (che avrebbero dovuto sostenere tutti gli esami di profitto entro Dicembre) e fuori corso (che avrebbero potuto completare il proprio percorso di studi a Gennaio e Febbraio previo pagamento della tassa d’iscrizione, da rimborsare successivamente), eppure gli universitari messinesi si sono trovati, loro malgrado, di fronte all’ennesimo cambiamento in corsa.

Pare che qualche giorno fa, intorno al 20 Novembre, sia stata diffusa una circolare che indicava le linee guida da seguire per le segreterie in merito alle iscrizioni con riserva per la sessione di Marzo, specificando che gli studenti intenzionati a laurearsi in corso non avrebbero potuto sostenere più di due esami nella sessione di Dicembre. Una assoluta novità rispetto alle comunicazioni diffuse in precedenza, e che giungeva senza il dovuto preavviso (gli ultimi appelli utili prima di Dicembre, infatti, erano fissati per Settembre-Ottobre). Stando sempre alla circolare, inoltre, i laureandi interessati avrebbero dovuto presentare domanda di iscrizione con riserva entro e non oltre giorno 1 Dicembre: un’altra novità, visto che nei mesi scorsi il personale impiegato nelle segreterie aveva più volte rassicurato gli studenti sulla mancata necessità di presentare istanza di iscrizione. Conclusione: chi non avesse rispettato i requisiti introdotti, vuoi perché indietro di più di due esami vuoi perché in ritardo con la domanda d’iscrizione, avrebbe dovuto passare allo status di studente fuori corso e dunque pagare la retta prevista.

Ma le assurdità non finiscono qui: nonostante la rilevanza di queste modifiche, nei giorni successivi alla diffusione della circolare l’Ateneo non ha rilasciato alcun comunicato in merito. Gli unici siti a riportare la notizia sono stati quelli del Dipartimento di Scienze Biologiche ed Ambientali e del Dipartimento di Scienze Veterinarie, che in data 24 Novembre hanno pubblicato due avvisi in homepage. La maggior parte degli studenti interessati rimaneva dunque all’oscuro del provvedimento, e non poteva agire di conseguenza né rivolgersi all’amministrazione per ottenere chiarimenti. Molti dei laureandi sono venuti a conoscenza dei fatti per caso, recandosi presso le rispettive segreterie, e alcuni di essi hanno provveduto a pagare la tassa d’iscrizione per adeguarsi alle nuove condizioni.

Solo che, e qui casca l’asino, tali “condizioni” sono cambiate nuovamente qualche giorno dopo.

Abbiamo parlato con Arianna Crea, neo-rappresentate al Senato Accademico e membro dell’Associazione Università Eclettica (da sempre contraria all’abolizione dell’iscrizione con riserva e decisa a sostenere la propria posizione anche l’anno prossimo), che nei giorni scorsi ha discusso con il Direttore dei Servizi Didattici Carmelo Trommino per ottenere il ritiro della circolare e, a quanto pare, ci è riuscita. L’emergenza sembra, infatti, essere rientrata: le segreterie studenti starebbero nuovamente accettando iscrizioni con riserva senza alcuna limitazione sul numero di esami e oltre i termini indicati in precedenza.

Ammesso che questa risoluzione sia effettivamente definitiva – ormai è chiaro che l’Università di Messina riserva più di una sopresa – resta da chiarire la sorte di chi, pur essendo in regola, ha pagato la tassa d’iscrizione seguendo le direttive delle segreterie nei giorni passati. Il rimborso previsto per gli studenti fuori corso, infatti, non interessa l’intero ammontare della retta, dal momento che non copre il contributo per il diritto allo studio (140 euro), il bollo virtuale (16 euro), l’assicurazione (3,5 euro) e i 2,7 euro di Siae. Questi studenti, dunque, potrebbero aver perso ben 162, 2 euro. (@Francesca Anelli)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it