Enogastronomia, Ardizzone “consumiamo nostri prodotti così il reddito rimane in Sicilia”

“Consumiamo prodotti siciliani per due motivi, il primo l’ottima qualità delle nostre produzioni che ci fanno primeggiare sui mercati internazionali e che saranno sicuramente protagonisti a Expo 2015, il secondo, se mangiamo siciliano una parte del reddito rimarrá in Sicilia”. E’ questa la proposta del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, lanciata in apertura del convegno ‘Vini, produzioni di qualità e benessere alimentare’ che si é svolto a Messina nel Salone degli Specchi della Provincia. L’incontro é stato organizzato dall’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della provincia di Messina, in collaborazione con l’Assemblea regionale siciliana. I lavori sono stati introdotti dal presidente dell’Ordine messinese Felice Genovese.
ardizzone“E’ importante il convegno di oggi per fare un’analisi approfondita dell’intero settore – ha aggiunto il presidente dell’Ars -. Credo che i produttori debbano tra di loro fare sistema, mentre le istituzioni hanno un ruolo importante. Una burocrazia efficace e una legislazione di qualitá, infatti, possono venire incontro alle esigenze di tutti coloro che operano nella filiera”.
Alla tavola rotonda di oggi, dove l’attenzione é stata focalizzata anche sulla qualitá degli alimenti e sul benessere salutare derivante dal loro consumo, sono intervenuti, tra gli altri, la dirigente generale dell’assessorato regionale all’Agricoltura Rosaria Barresi, oltre numerosi esperti del settore e medici. La serata si é conclusa al Monte di Pietá con una degustazione di prodotti tipici, vini e oli di aziende agricole e produttori del comprensorio.
Altri partner dell’iniziativa: l’assessorato regionale all’Agricoltura, la Provincia regionale di Messina, la Camera di commercio e Confcommercio Messina, Slow food Sicilia, il Consiglio nazionale e la federazione regionale dei dottori agronomi e dottori forestali, l’associazione dottori agronomi e forestali, il Parco dei Nebrodi, Fisar (Federazione italiana sommelier, albergatori e ristoratori) e l ‘associazione Frutto dei Nebrodi.

 

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