Parco dei Nebrodi, intimidazione al Presidente Antoci e a Crocetta. Prefetto intensifica vigilanza

“Ne avete per poco, tu e Crocetta morirete scannati”. Queste le minacce di morte contenute in una missiva indirizzata  al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e al coordinatore di Federparchi Sicilia, Giuseppe Antoci. L’intimidazione è contenuta in una lettera recapitata negli uffici del Parco dei Nebrodi e indirizzata al presidente, e che è al vaglio della polizia scientifica.

Un episodio grave a cui è seguita una riunione questa mattina, su convocazione del Prefetto, Stefano Trotta, del coordinamento tecnico interforze, nella quale si è proceduto ad una approfondita analisi degli eventi, anche in relazione ad iniziative recentemente assunte in precedenti sedute dello stesso consesso finalizzate a rendere più incisivi i controlli antimafia nell’ambito di concessioni a privati di terreni del demanio regionale condivise con Regione, Comuni interessati, Ente di Sviluppo Agricolo e Parco dei Nebrodi.

“Si è pertanto convenuto – si legge in una comunicazione ufficiale – sulla necessità di rafforzare l’attività di vigilanza in favore delle personalità in questione ed in generale di intensificare il controllo esercitato dalle Forze dell’Ordine sul territorio nebroideo”.

Rosario Crocetta
Rosario Crocetta

“Dietro c’è mafia del pascolo”, aveva dichiarato all’Ansa Rosario Crocetta, “c’è una mafia selvaggia e feroce, pronta a sparare”. Il governatore, infatti, è convinto di avere toccato gli interessi di “alcune famiglie mafiose che  affittano per quattro soldi a ettaro terreni pubblici fingendo di utilizzarli a pascolo ma la cui unica finalità in realtà è quella di incassare soltanto i contributi pubblici”.

“Abbiamo tolto già alcuni terreni nella zona dei Nebrodi ai mafiosi – spiega Crocetta – e il presidente del Parco aveva ricevuto diverse intimidazioni, adesso stanno cercando di alzare il tiro”. Crocetta annuncia un esposto alla Procura di Messina. “Chiederò alla magistratura di indagare – prosegue – ed estenderò la mia denuncia anche ad altre Procure. Alla Regione faremo una indagine su tutti i terreni pubblici destinati a pascolo per porre fine al furto da parte delle famiglie mafiose di beni pubblici”. E avverte: “A ogni minaccia seguiranno provvedimenti duri, toglieremo i terreni alla mafia del pascolo”.

 

 

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