Fondazione di Comunità Messina: libertà, uguaglianza e fraternità in bilancio 2014 e nelle prospettive 2015

Con un resoconto di tutte le attività e le iniziative promosse per l’anno 2014 la “Fondazione di Comunità di Messina” stamani ha dato inizio ai lavori del Comitato scientifico e presentato i nuovi obiettivi per il 2015.

“Gli approcci classici dell’economia – ha spiegato Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione – hanno allontanato i principi fondamentali della Costituzione, ovvero quelli nati con la Rivoluzione francese: libertà, uguaglianza e fraternità. La Fondazione pensa che l’uguaglianza è coesione sociale, sviluppo progressivo della conoscenza umana, passi propedeutici allo sviluppo economico. La nostra sperimentazione nasce da un territorio locale difficile da cui è forte l’esigenza di aprire strade nuove”.

Il meccanismo economico che ha dato avvio ai risultati sinora raggiunti dalla Fondazione è libero da finanziamenti pubblici, nella totale autonomia delle istituzioni. Ciò è avvenuto attraverso un investimento importante sulle energie rinnovabili, il cui rendimento finanzia i programmi scientifici in corso.

Tra le iniziative del 2014 un posto importante è rivestito da progetti come “Luce è libertà” che, al 31 dicembre del 2014 ha permesso la de-istituzionalizzazione e il reinserimento sociale e lavoro di 58 internati dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto. Di questi, 16 hanno ottenuto la revoca della misura di sicurezza. “A Barcellona – ha precisato Angelo Righetti, psichiatra, componente del comitato scientifico della Fondazione – si è sviluppata una linea di resistenza e dismissione. La partita è stata giocata sul piano dell’autonomia. Certamente, però, se non si possono modificare le istituzioni, possiamo modificare noi stessi. La Fondazione è una bell’alba”.

Ruolo fondamentale al risanamento sociale dei quartieri locali disagiati è stato rivestito dal progetto “Primi spassi”, che dal 2011, promuove nella vallata di Camaro salute e sviluppo dell’infanzia. All’interno di questo programma fondamentali anche “nati per leggere” e “nati per la musica” che mirano a diffondere la pratica della lettura ad alta voce da parte dei genitori e dell’ascolto della musica per i bambini in età prescolare tra i 6 mesi e i 6 anni, oltre che, dal 2012 è forte il coinvolgimento delle realtà parrocchiali di Bisconte, Camaro San Paolo e Camaro San Luigi in tal senso. Nel 2014 la Fondazione ha sostenuto il progetto “Pedibus” del Comune di Messina e l’asilo nido e la scuola materna a Mirabella Imbaccare, in provincia di Siracusa, fornendo i locali in comodato gratuito. È stato anche l’anno dello sviluppo di progetti di ricerca e sviluppo, con il coinvolgimento tra gli altri dell’Università di Messina, CNR e il MIT di Boston. Tutti progetti che hanno lo scopo di fare economia sociale inclusiva anche dei soggetti più deboli, non senza una particolare attenzione alla promozione culturale e tecnologica. 165 sono le imprese e 30 circa i produttori locali che ad oggi sono stati coinvolti dalla Fondazione, a sostegno di un’economia pulita e sganciata da dinamiche mafiose.

Un’importante sfida per il 2015 è rivestita dalla riapertura del Birrificio Messina, di cui entro fine di questo mese si spera di chiudere il piano industriale, oltre anche alla promozione culturale per offrire un’offerta internazionale, come con l’Archivio di Arti Visive, che, arricchita da quindici videoproiezioni, racconterà lo Stretto di Messina, l’Archivio delle memorie condivise, con i racconti delle stragi di mafia, la riapertura del Teatro Politeama di Reggio Calabria e delle terme di S. Calogero a Lipari, la realizzazione di un prototipo di condominio ecologico e la costruzione di un grande parco per la città, grazie alla collaborazione delle ricerche del CNR e del Politecnico di Milano per gli avanzamenti dell’architettura e dell’ingegneria ed, infine, il monitoraggio del Lago di Ganzirri per riprendere l’allevamento delle vongole e delle cozze nel lago grande.

Quattro gli obiettivi che dovranno essere raggiunti nell’arco di questo anno:

1)      Nascita di una S.p.a. no-profit sul risparmio energetico

2)      Nascita di uno strumento finanziario specializzato al micro-credito, rivolto soprattutto alle stat-up, un progetto che inizialmente coinvolgerà Toscana e Sicilia

3)      Valorizzazione della collezione d’arte contemporanea del Mediterraneo, con l’intento di costruire un patrimonio permanente anche con opere materiali

4)      Promozione culturale attraverso la realizzazione di due film e un documentario curato dal regista e componente del comitato scientifico della Fondazione, Paolo Benvenuti, che con i suoi studenti racconterà la storia della Fondazione per far conoscere al mondo la sua esperienza, con la speranza di proiettarlo all’Expo di Milano. Il documentario verrà realizzato con la convenzione con l’Università di Firenze, la Fondazione e molto probabilmente anche con l’Università di Messina.

La proposta, che deve ancora passare al vaglio della decisione finale, per il prossimo Horcynus Horca, festival finanziato anche dalla Fondazione, verte sul concentrare l’attenzione sull’Armenia, di cui nel 2015 ricorre il centenario del genocidio, scenario di conflitti politici e legame storico importante con il Mediterraneo.

Sull’onda anche del coinvolgimento delle culture, Erfan Rashid, intellettuale iracheno e componente del comitato scientifico della Fondazione, ha ricordato come il mondo dopo la strage del 7 gennaio alla redazione di Charlie Hebdo stia cambiando: “stiamo andando verso un mondo più chiuso, violento e aggressivo nei confronti dell’altro. La cultura è l’unico strumento per trasformare non solo le conoscenze, ma anche è l’arma di difesa dell’umanità. Il farmi portatore del Cinema Arabo non deve essere solo momento di aggregazione, ma anche di difesa del rispetto dell’uomo, ecco perché il mio obiettivo sarà riuscire a portarlo anche al Nord d’Italia: Firenze, Bologna, Genova, Roma e Torino”.

Tanti anche i riconoscimenti esteri alla Fondazione: dalla Federazione Europea della Banche Etiche ed Alternative FEBEA, all’OCSE per il programma LEED e alla Kip International School, fino alla The Global Alliance for Banking on Values, che ha scelto il programma della Fondazione, unica storia italiana, tra le 23 segnalate in tutto il mondo per il livello di innovazione sociale e di efficacia nella lotta alla povertà. Gli obiettivi che la Fondazione ha raggiunto negli anni sono stati recentemente raccolti nel volume Sviluppo è coesione e libertà, con l’introduzione del presidente emerito della Corte Costituzionale, il messinese Gaetano Silvestri. (Clarissa Comunale)

 

(Clarissa Comunale)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it