Il Movimento Liberi Insieme sfiducia Midolo, “Democrazia disabile non è un partito”, la replica ” fortunatamente il movimento non è disabile “

“Appaiono di difficile comprensione le dichiarazioni rese da Mario Midolo per conto del Movimento Democrazia Disabile, iniziativa sociale ideata e sostenuta dal Movimento Liberi Insieme, che si prefiggeva nei propri originari obbiettivi di essere elemento esterno alla politica, quanto invece rappresentare un valido mezzo di interlocuzione tra quel mondo spesso trascurato, ovvero la disabilità, e le Istituzioni a tutti i livelli”.

Il capogruppo del Movimento Liberi Insieme, Roberto Cerreti, prende le distanze e imputa a Midolo di aver reso “dichiarazioni di chiara connotazione politica”  quando invece Democrazia Disabile propone, tenta di costruire e interloquisce. “Midolo, invece, critica, grida e sfiducia addirittura Sindaco ed amministrazione, alla stregua di un partito o movimento politico” – si legge in un comunicato, sottolineando che  Democrazia Disabile “è stata ideata, su ispirazione e spinta emozionale dell’avv. Valentino Gulino e del Consigliere Dino Smedile per cercare di colmare il vuoto di rappresentanza che spesso i disabili ed i meno fortunati soffrono, cercando con le esperienze dei propri iscritti e le presenze professionali del nostro centro studi, di arginare il pressapochismo delle istituzioni del nostro territorio provinciale in materia, promuovendo iniziative ed ipotesi progettuali per la collettività, oltre a garantire supporto legale gratuito all’utenza del mondo dei disabili e non solo.

Messina non ha bisogno di nuovi leader  – continua Cerreti – ed è sotto gli occhi di tutti lo sfacelo prodotto dalla politica del leaderismo esasperato che ha contraddistinto l’ultimo ventennio messinese, ma quanto, invece, di esempi positivi, di partecipazione ed iniziativa popolare, di proposte a supporto della collettività, di luoghi di dibattito e di promozione di progettualità in supporto delle carenze amministrative dell’intero territorio messinese. Pertanto, ci auguriamo, che le dichiarazioni rese da Mario Midolo per conto del Movimento Democrazia Disabile, associazione da noi ideata, sostenuta ed ospitata, risultino riflessioni ed iniziative sue personali e non degli iscritti e del direttivo, auspicando che i componenti dell’associazione sappiano rapidamente porre in essere le opportune riflessioni su quali reali obbiettivi l’associazione deve portare avanti, definendo se il proprio percorso è sempre quello dell’azione sociale di supporto alle fasce deboli o se strada facendo è venuta fuori la volontà di legittimare l’ennesima ed ulteriore associazione politica, che traendo spunto dalla disabilità, punta ad emergere come soggetto politico spendibile nelle varie competizioni elettorali.

E’ chiaro che in assenza di una precisa connotazione di iniziativa e proposta sociale – conclude Cerreti –  il Movimento Liberi Insieme sarà costretto a prendere le distanze, considerando Democrazia Disabile soggetto politico, in tutte le sedi, non sostenendo né partecipando più un genere di iniziativa che nasceva apolitica, democratica, antileaderista e di ispirazione popolare”.

Immediata la replica di Midolo: “Leggo con disappunto che il mio nome sarebbe oggetto di una “presa di distanze” da parte del Movimento Liberi Insieme CON UNA MOTIVAZIONE assolutamente priva di qualsiasi fondamento e che dimostra come non sia possibile dare delle scomuniche sulla base dei “sentito dire”.

La cosa mi pare alquanto strana in quanto il sottoscritto non fa assolutamente parte di tale movimento per cui non si capisce da chi o da cosa prenda le distanze.
Per ciò che riguarda il movimento democrazia disabile invece la storia è diversa.
Il sottoscritto, insieme al Sig. Placido Smedile, sono i reali fondatori del Movimento Democrazia Disabile sigla del quale l’avv. Gullino, o chi per lui, starebbe appropriandosi. A dimostrazione di ciò rendo noto che esiste online un blog mio che si chiama proprio “MOVIMENTO DEMOCRAZIA DISABILE”  e una pagina facebook con la stessa denominazione che non vedono MAI una sola parola da parte del suddetto avvocato o di chi per lui. Quindi non si capisce da cosa costui, o chi per lui, prenda le distanze.
Oltre quanto detto nella conferenza stampa del 19 gennaio nel mio intervento di apertura sempre disponibile, io dissi che l’ MDD  non era nato su posizioni politiche ma che, viste le posizioni che l’attuale giunta ha sul problema disabili e stalli per auto, era inevitabile che il MOVIMENTO DEMOCRAZIA DISABILE si schierasse al fianco di chi chiede le dimissioni di Accorinti.
A questo punto una domanda la pongo io: come mai in questa presa di distanza non è stato accomunato al sottoscritto il Sig. Smedile che pure era presente e ha sentito ciò che io ho detto?
Sarebbe stato utile un confronto prima di prendere posizioni che non competono all’avv. Gullino che, ribadisco, non ha nulla a che spartire con il MOVIMENTO DEMOCRAZIA DISABILE perché prima di tutto per sua fortuna disabile non è”.

 

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