Infarto durante la rapina, l’autopsia chiarisce la causa della morte dell’ottasettenne di Giammoro

Non ha retto al terribile spavento. E’ stato un  infarto a stroncare la vita di  Caterina Basile la 87enne deceduta dopo un tentativo di rapina nella sua abitazione di Giammoro, dove il cadavere è stato ritrovato legato mani e piedi.

A chiarire le cause della morte l’esame esterno eseguito ieri dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo, e confermato dall’autopsia eseguita nel pomeriggio di domenica 1 gennaio, che ha stabilito come l’anziana sarebbe morta per la paura e lo stress dovuti all’aggressione.

Sul corpo non sono stati rilevati segni di percosse ma  il suo fisico non ce l’ha fatta.

Intanto proseguono le indagini da parte dei carabinieri del Ris che hanno eseguito un sopralluogo in via Nazionale, cercando a casa dell’anziana eventuali tracce biologiche o impronte utili a identificare l’autore della rapina conclusasi con la morte della donna.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine il  ladro o i ladri, hanno agito entrando attraverso una finestra che si trova sul retro e sporge su un agrumeto in stato di abbandono, raggiungendo quindi il piano superiore dove Caterina Basile si stava preparando una cena frugale a base di pastina.

Presumibilmente tentando di farsi consegnare quanto teneva in casa, l’hanno poi legata ad una sedia, tappandole la bocca con uno straccio per impedirle di urlare. Messo a soqquadro l’intero appartamento, sono poi fuggiti,  lasciando la donna imbavagliata e legata alla sedia.

A dare l’allarme era stato il nipote dell’anziana, che adesso, con altri parenti, sta aiutando i carabinieri della Compagnia di Milazzo coordinati dal Capitano Antonio Ruotolo a fare l’inventario delle cose che mancano dall’appartamento.

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