Servizi sociali, 36 operatori ex Casa Serena tornano in servizio. Orsa, “resta provvisorietà”

Da oggi e per i prossimi tre anni i 36 ex lavoratori di Casa Serena, rimasti fuori dopo la rimodulazione del personale scattata lo scorso 1 agosto, si occuperanno di assistenza domiciliare grazie all’assunzione garantita dalla cooperativa Genesi, che si è aggiudicata l’appalto triennale del servizio.

Un percorso di cinque mesi, che si è concluso il primo febbraio con la firma del contratto, grazie ad un protocollo d’intesa tra l’assessore Nino Mantineo, il Dipartimento Servizi sociali e tutti i sindacati che definiva nel dettaglio le tappe che avrebbero consentito le garanzie occupazionali. Una buona notizia, che però non rassicura del tutto i sindacati, in particolare l’Orsa che sottolinea il carattere di provvisorietà del rapporto di lavoro, e che si è rivolta all’assessore.

“Si è concluso un percorso virtuoso – ha dichiarato Francesca Fusco, del sindacato Orsa –  ma non può considerarsi esaurita la vertenza occupazionale attraverso una soluzione che mantiene i connotati della provvisorietà.

Dopo vent’anni di servizio prestato a Casa Serena, liquidati speditamente a causa del pressapochismo amministrativo, i lavoratori hanno il diritto di recuperare la completa continuità occupazionale, se così non fosse, sarebbe un regresso dello status quo ante, si renderebbe concreta una condizione penalizzante rispetto a quelli che c’erano prima…

L’Amministrazione Comunale ha l’obbligo di rispettare l’accordo siglato con i sindacati il 30 luglio 2014 e garantire la totale continuità occupazionale inserendo il servizio nel Piano di Zona che la Regione ha rimandato al mittente a causa delle criticità sollevate, sfruttando le eventuali clausole di tutela per ricollocare i lavoratori in altri servizi e in caso di scorrimento della graduatoria di Casa Serena favorire il rientro dei lavoratori nella struttura di Montepiselli.

Per quanto esposto – conclude Fusco –  restiamo in attesa di conoscere quali urgenti iniziative intende intraprendere per il rispetto degli accordi sottoscritti con le parti sociali”.

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