Serie A: il Napoli insidia la Roma, Samp abbattuta dal Toro. E stasera chiude il mercato…

Turno sostanzialmente interlocutorio, il ventunesimo di serie A, avuto riguardo alla lotta scudetto. Le prime due della classe hanno entrambe pareggiato, ma chi ne esce peggio è naturalmente la Roma.

Non soltanto perché il gap di 7 punti dalla Juve è rimasto invariato, quanto perché i capitolini, prima ancora di metabolizzare il trauma dovuto al nuovo grave stop di Strootman, han dovuto registrare anche il crack di Iturbe. Infortunatosi contro l’Empoli, l’ex Verona rischia di aver concluso anzitempo la stagione: gli oltre 25 milioni di euro investiti in estate gridano vendetta, deludentissimo nel complesso il rendimento dell’attaccante argentino sulle rive del Tevere. Sabatini e Garcia adesso sperano che almeno le ciambelle Doumbia e Ibarbo riescano col buco.

La Vecchia Signora dal canto suo, “forte” del passo falso casalingo dei giallorossi contro l’Empoli, non è scesa in campo al Friuli di Udine con la giusta determinazione, sciupando una ghiottissima occasione per allungare ancora in vetta e porre così una ulteriore pietra verso la conquista del quarto titolo consecutivo.

Capitolo Napoli. Dal Bentegodi conferme rispetto a quanto era già stato facile intuire. La prima rete in azzurro di Manolo Gabbiadini ha portato in dote 3 punti pesantissimi, l’ascesa dei partenopei prosegue: adesso il secondo posto dista solamente quattro lunghezze e la Roma inizia a sentire sul collo il fiato degli uomini di Benitez.

Il Chievo, tra quelle impegnate domenica, è stata comunque l’unica compagine a non sfruttare minimamente il fattore campo.

Grandi sorrisi tra le mura amiche, infatti, per Cesena, Torino, Sassuolo, Palermo e Atalanta. Le prime tre hanno fatto vittime illustri.

I romagnoli hanno superato di misura la Lazio, trascinati da un sontuoso Defrel. Mai il quartultimo posto era stato così vicino per la matricola bianconera, che continua a risalire la corrente.

I granata di Quagliarella invece hanno servito addirittura la manita all’altra quarta forza del campionato, la Samp del sempre più sconsolato Mihajlovic, core ingrato secondo alcuni nei riguardi di un presidente – Ferrero (o chi per lui…) – così generoso in sede di mercato, lungimirante secondo chi vi scrive. Di certo i cinque scappellotti non saranno facili da digerire.

Mentre il Sassuolo ha riscattato le umiliazioni patite recentemente per mano dell’Inter, rifilando un netto 3-1 ai nerazzurri. Sugli indecorosi risultati rimediati da Roberto Mancini ci eravamo già espressi la settimana scorsa, non resta che aggiornare lo score: 10 punti in altrettante partite, inutile infierire oltremodo. A voler tacere della polveriera Icardi

Il Palermo, impostosi in rimonta sul Verona, vola verso l’Europa League e intanto tocca il muro dei 30 punti: ne mancano una decina al raggiungimento dell’obiettivo minimo, la salvezza. Niente male considerato che siamo appena alla seconda giornata del girone di ritorno.

Vittoria interna anche per l’Atalanta: a condannare il Cagliari ha provveduto in pieno recupero il grande ex Mauricio Pinilla, rispettando in pieno uno dei più classici cliché calcistici.

Gol dell’ex, addirittura due, anche nel posticipo di San Siro tra Milan e Parma. La differenza però non l’hanno fatta Zaccardo e Nocerino, bensì Jeremy Menez, mattatore assoluto del primo successo rossonero con doppietta e assist. Inzaghi può respirare e frattanto Galliani gli ha regalato 6 calciatori nuovi, compresi Destro e Paletta, nella speranza che la seconda parte dell’annata veda il Diavolo protagonista.

Chiudiamo la disamina settimanale procedendo a ritroso, ossia menzionando l’1-1 maturato tra Genoa e Fiorentina nel primo anticipo di sabato. Un pari che ha scontentato Gasperini, lamentatosi a ragione per l’ulteriore torto arbitrale perpetrato ai danni del Grifone.

Stasera alle 23 chiuderà il calciomercato, a memoria non si ricordano sessioni invernali scoppiettanti come quella che volge al termine. E i colpi last minute non mancheranno di certo…

@jodycolletti

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