Unioni civili, l’Ars approva l’istituzione del registro regionale

In Sicilia nasce il registro delle unioni civili. Lo prevede un ddl approvato dall’Assemblea regionale: 50 i voti a favore, 5 contrari e 15 astenuti. Il testo non interviene sugli aspetti giuridici ma permette alle coppie di fatto, etero e omosessuali, di registrarsi presso l’assessorato regionale alla Famiglia. Sarà un apposito regolamento del governo regionale a stabilire le modalità; con i decreti attuativi saranno definite modalità di accesso ai servizi sanitari, educativi e formativi.

In questo modo le coppie avranno diritto ad accedere a tutti i benefici in ambito sociosanitario concessi dalla Regione: dalle graduatorie per le case popolari, al bonus di povertà e a qualsiasi altra norma presente futura inserita in questo campo.

Inoltre le coppie potranno avere accesso paritario alle cartelle cliniche del compagno o della compagna in caso di ricoveri negli ospedali siciliani. “Chiunque  abbia  raggiunto la  maggiore  età  può designare  una  persona che abbia accesso alle  strutture di  ricovero  e  cura per ogni esigenza  assistenziale e psicologica  del  designante e a cui gli operatori  delle strutture pubbliche e private socio-assistenziali  devono riferirsi  per  tutte le comunicazioni  relative  al  suo  stato di salute – si legge nel testo della norma –  La  persona  designata acquisisce il diritto ad accedere alle strutture di ricovero  e  cura  per  ogni esigenza  di  assistenza  e  sostegno  psicologico  della persona  designante, nel rispetto delle modalità definite dai regolamenti delle strutture di ricovero e cura”.

La Sicilia è la seconda regione in Italia ad approvare  il disegno di legge sulle unioni civili, dopo la Liguria. La norma, fortemente voluta dal Partito democratico e dal governatore Rosario Crocetta, omosessuale dichiarato, è stata osteggiata in aula da pezzi della maggioranza, Udc in testa.

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