Avevano trascorso l’estate a svaligiare appartamenti, arrestati due catanesi

L’estate scorsa l’hanno passata a svaligiare appartamenti. Si tratta di due catanesi, ritenuti dai carabinieri autori di diversi furti avvenuti nei comuni di Roccavaldina, Torregrotta e in tutto il comprensorio della provincia di Catania, in particolare Acireale.

I due “topi d’appartamento”, con una lunga “esperienza” nel campo dei furti, risiedevano a Catania, ma periodicamente facevano visita ai comuni della fascia tirrenica, svaligiando auto in sosta e abitazioni, per poi sparire.

CARDARONE ANTONINO
Antonino Cardarone
NICOLOSI GIUSEPPE
Giuseppe Nicolosi

Si tratta di Antonino Cardarone, 34 anni,  già noto alle Forze dell’Ordine, sottoposto alla custodia cautelare in carcere e Giuseppe Nicolosi 27 anni, già noto alle Forze dell’Ordine, sottoposto alla custodia cautelare degli arresti domiciliari.

A mettere sulle tracce dei carabinieri i due ladri, una di queste “trasferte” che non è andata a buon fine. In particolare, nello scorso mese di agosto, i due si erano appostati nei pressi della spiaggia di Monforte Marina, tenendo d’occhio i parcheggi delle autovetture. Dopo un paziente periodo di osservazione, i due hanno indirizzato la loro attenzione su una coppia di coniugi, che prima di scendere dalla macchina e dirigersi in spiaggia, avevano lasciato nel cruscotto le fedi nunziali, le chiavi di casa e altri monili. Appena le vittime si erano allontanate, attraverso un’abile effrazione, i due catanesi aprivano la vettura, una Ford Fiesta e rubavano i gioielli e le chiavi. Non si limitavano a questo, perché, dimostrando particolare “esperienza” nel settore, annotavano l’indirizzo di casa dei due malcapitati dopo averlo cercato nei documenti della vettura e assicurativi. Saliti poi a bordo della loro autovettura, si sono spostati  a Roccavaldina e entrando in casa utilizzando le chiavi rubate ai malcapitati. Entrati nell’abitazione, però,  sono riusciti a rubare solo alcuni monili in oro, messi in fuga dal padre di una delle due vittime, insospettito dalla presenza di una macchina “strana” in quella zona particolarmente isolata.

I due catanesi scoperti, allora, hanno abbandonato la loro vettura ( una fiat 500 nuova), lasciandola parcheggiata nei pressi dell’abitazione delle vittime, e, come nella secna di una film, hanno proseguito a piedi fino a quando, giunti sulla via principale di Torregrotta, hanno rubato un’auto trovata aperta da chi aveva parcheggiato frettolosamente sul ciglio della strada per una commissione veloce, lasciando le chiavi appese.Una rocambolesca manovra per proseguire la fuga sulla SS113, dove.  all’altezza di Spadafora hanno abbandonato la vettura rubata facendo perdere le proprie tracce.

In contemporanea con il loro iter criminoso, i Carabinieri delle stazioni di Roccavaldina e Fondachello Valdina, allertati dalle vittime dei furti, si erano già messi sulle loro tracce, rinvenendo la vettura rubata poco dopo. Nel corso delle serrate indagini, i Carabinieri sequestravano la vettura dei due catanesi e al suo interno ritrovavano le fedi e i monili in oro dei coniugi. Sull’autovettura venivano effettuati dei rilievi scientifici, accertamenti che venivano eseguiti anche all’interno dell’abitazione.

Una complessa attività di indagine che, con l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza di tutta la zona, con complessi riconoscimenti fotografici grazie alla collaborazione delle vittime e di vari testimoni e con accertamenti tecnici scientifici, permetteva ai Carabinieri di Roccavaldina di identificare compiutamente i due responsabili.

La Procura della Repubblica di Barcellona P.G. e in particolare il PM Dott. Giorgio Nicola, titolare dell’indagine, visti i gravi indizi di colpevolezza e la pericolosità sociale dei due catanesi, richiedeva l’emissione di due ordinanze di custodia cautelare che venivano concesse dal GIP.

I Carabinieri di Roccavaldina ieri, quindi, si recavano a Catania e dopo aver tratto in arresto i due responsabili, conducevano il Cardarone presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza” e il Nicolosi presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

Gli inquirenti stanno sviluppando ulteriori accertamenti, perché si sospetta che i due arrestati siano gli autori di numerosi altri furti avvenuti con analoghe modalità in tutta la fascia tirrenica. L’operazione rappresenta un importante risultato dei Carabinieri, in una più ampia azione di contrasto sia preventivo che repressivo al fenomeno dei furti in appartamento, portata avanti dalla Compagnia di Milazzo su tutta la fascia tirrenica.

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