Calcio Lega Pro, Acr Messina. Ferrigno: “siamo una squadra viva e ce la giocheremo fino alla fine”

E’ un Fabrizio Ferrigno al veleno quello che, prima di concedersi alle domande dei giornalisti, commenta le direzioni di gara secondo il ds “penalizzanti” per il recente cammino del Messina; parole senza un destinatario esplicito, che in realtà è la Lega, destinate a nostro parere più a compattare l’ambiente e spostare l’attenzione da quanto avvenuto e potrebbe avvenire sul campo, piuttosto che trovare un concreto riscontro nella realtà dei fatti, eccezion fatta per la discutibile gestione dei cartellini del direttore di gara di Aversa-Messina che ha prodotto le squalifiche di Pepe e Stefani per la gara di dopodomani. Difesa già quasi scritta e qualche grattacapo per il serafico Di Costanzo.

Tornando al calcio giocato, il vecchio/neo direttore sportivo guarda il bicchiere mezzo pieno e non perde fiducia circa la possibilità di raggiungere la salvezza diretta, pur tenendo fede alle realistiche difficoltà che fanno di Messina-Martina Franca una gara spartiacque: “con un po’ di autostima stiamo guadagnando dei risultati, contro due buone squadre come Cosenza e Aversa. Alla salvezza diretta credo ancora e anche se  le probabilità sono adesso minori, noi non stiamo correndo ma gli altri ci stanno aspettando. Diciamo che dipende molto dalla partita col Martina e dalle possibili penalizzazioni che dovrebbero arrivare a breve”. Il suo ritorno in città, voluto dal presidente Lo Monaco per restituire una guida tecnica e morale alla squadra, insieme al nuovo allenatore, dovrebbe coincidere anche con una programmazione circa il futuro sportivo della squadra, permanenza in terza serie permettendo; la politica societaria, fatta di prestiti e contratti annuali, non preoccupa Ferrigno che pure sa di dover ricostruire una squadra praticamente da zero a partire da questa estate: “è chiaro che non sono ritornato per il mercato, sono qui per stare vicino alla squadra usando bastone e carota, stando vicino ai ragazzi anche fuori dal campo. Ripartire da zero non mi spaventa, ci sono abituato; ci sono tantissimi giocatori in giro e nel mio periodo di inattività ho girato parecchio e ho tanti altri nomi in mente”.

Giovedì pomeriggio al San Filippo torneranno due ex giallorossi, sui quali il Messina aveva costruito le fondamenta di questa stagione. Se da un lato Vincenzo Pepe non ha rispettato le aspettative, dall’altro l’addio di Bucolo non è stato certo indolore, considerando il passato biancoscudato ed il rapporto con l’attuale dirigenza, un idillio che durava fin dati tempi del Milazzo : “Pepe è un calciatore che ha dato molto di meno di quanto mi aspettavo, mentre a vedere Bucolo giocare con un’altra maglia mi piange il cuore. Un giocatore così, quando ti devi salvare, serve”. Una battuta, infine, sui ritardi in tema di penalizzazione della giustizia sportiva che danno lo spunto al ds per tracciare una panoramica piuttosto critica sul calcio italiano: “non è ammissibile che un direttore sportivo debba fare la squadra non sapendo quale sia l’età media, come è inammissibile che una società non sappia, a Marzo, quanto prenderà di contributi. Ma siamo in Italia e purtroppo il sistema è questo”.

@RobertoFazio

 

 

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