di Michele Schinella -“Beccato”. A guardare il video sembra un bambino in vena di scherzi o uno studente che vuole far saltare una giornata di scuola.
Ma si tratta del comandante della sezione Decoro del corpo di polizia municipale della città di Messina. E non è per nulla uno scherzo. Anche perché lo scherzo è bello se dura poco.
Biagio Santagati è stato immortalato mentre è intento a mettere la colla nel lucchetto con cui viene chiuso e aperto il catenaccio della scuola Foscolo di via Palermo, da tempo occupata da un gruppo di attivisti ( i “pinellini”) che così vogliono sollevare il problema delle strutture pubbliche lasciate abbandono per restituirle alla collettività
Un fatto, quello del “sabotaggio” o del blocco forzato del lucchetto che si ripete da tempo e ha come unico scopo quello di impedire agli attivisti di accedere nella scuola di proprietà comunale. L’amministrazione guidata da Renato Accorinti ha già bollato l’ occupazione come illegale. Ma ha affidato il compito di liberarla a iniziative clandestine e ambigue, come quella portata a segno dal commissario Santagati: quasi da padre di famiglia che nasconde la cioccolata ai figli perché fa loro male.
Renato Accorinti durante la campagna elettorale era un frequentatore del Teatro in Fiera, all’epoca occupato illegalmente dagli attivisti ora alla Foscolo. E pure l’assessore Daniele Ialacqua non disdegnava visite e interventi.
La vicenda della colla di Santagati così solleva qualche domanda, cui magari potrebbe rispondere lo stesso sindaco.
La prima:
Biagio Santagati ha assunto autonomamente l’iniziativa o è stato incaricato da parte di chi è proprietario dell’immobile?
Se l’ispettore si fosse mosso autonomamente, infatti, il suo comportamento sarebbe al limite se non oltre la legalità.
Seconda domanda:
Chi lo ha incaricato della missione (il sindaco, un assessore) perché si affida a mezzucci che fanno a pugni con la trasparenza e si nasconde dietro il dito di colla dell’ispettore Santagati? (www.micheleschinella.it)
