Calcio, Acr Messina. Accorinti replica a Lo Monaco: “grave scaricare le responsabilità sugli altri”. Tra i due litiganti chi gode?

Arriva con una nota, redatta dal primo cittadino, la risposta dell’amministrazione al “j’accuse” di Pietro Lo Monaco datato nove giugno, giorno dell’addio ufficiale al Messina in una conferenza in cui il presidente a termine non ha risparmiato pesanti stoccare rivolte alla città, rea di non aver risposto minimamente al progetto inaugurato tre anni fa, e all’amministrazione, con particolare riferimento a Renato Accorinti, definito a più riprese “parvenù”, “fenomeno”, “chiacchierone” e al quale, stando alle dichiarazioni dell’ex dirigente del Catania, “bisognerebbe mettere il cemento armato in bocca ogni qual volta parla del Messina”.

All’arringa dell’amareggiato numero uno giallorosso che, a torto o ragione, non è certamente mai stato maestro di comunicazione, risponde punto per punto il sindaco, scagionando il proprio operato e ribadendo le proprie ragioni; così in apertura: “Non si migliora la situazione scaricando responsabilità sugli altri, indicando colpevoli, accusando l’amministrazione comunale, le forze economiche e gli sportivi di non aver sostenuto il progetto. Questo sarebbe assolutamente grave, soprattutto nei confronti dei tantissimi tifosi messinesi che certamente con entusiasmo sono sempre stati accanto la propria squadra, anche nei momenti meno brillanti”. Poi la replica ai vari argomenti tirati in ballo in realtà più spesso di quanto non si pensi durante l’arco dell’ultima stagione:

Collaudo San Filippo. Nella nota viene indicato come il collaudo statico decennale e la videosorveglianza abbiano comportato per il Comune di Messina una spesa di 117 mila euro, oltre gli importi relativi ai continui interventi manutentivi.

Comodato d’uso. Ammettendo il clamoroso ritardo della delibera entrata in vigore solo il 17 Marzo, l’amministrazione punta allora l’attenzione sul fatto che non solo, anche se in totale stato di abusivismo, la società abbia potuto comunque usufruire degli impianti ma che anche grazie alla assenza di una regolamentazione, avrebbe avuto un notevole risparmio sui costi di manutenzione ordinaria.

Aree destinate alla realizzazione di un nuovo impianto sportivo. Nessun progetto, stando alla nota di Accorinti, sarebbe stato presentata all’amministrazione, come neanche nessuna richiesta di concessione pluriennale.

Concerti estivi. Sul controverso punto in questione che scatenò l’ira di Pietro Lo Monaco l’estate scorsa e che è stato ribadito nuovamente come un atto irresponsabile a danno della società la quale verrebbe privata della propria sede per più di un mese proprio in un momento cruciale della programmazione della prossima stagione, Accorinti mantiene le proprie posizioni e ribadisce la riuscita dell’operazione che dovrebbe garantire un ritorno economico di cinquanta mila euro, indotto escluso. Cifra, questa, che il patron riterrebbe certamente esigua.

Il Comune vanta un credito importante. 197.060,00 euro, questo il debito del Messina nei confronti del Comune stando a quanto emesso da Palazzo Zanca, a fronte di fatture da portare in compensazione, di 14.908,20 euro. Forse sono esattamente questi i “debiti fisiologici”.

Sulle offese personali a lui rivolte, il primo cittadino preferisce infine non replicare, chiudendo quindi la nota con la promessa di supporto per chiunque volesse, da qui in avanti, investire sui colori giallorossi. Al momento però tra i due litiganti nessun terzo gode. E il tempo passa.

Ecco la nota integrale:

Amareggia fortemente tutti gli sportivi messinesi la conclusione della stagione sportiva della squadra della nostra Città, l’ACR Messina, che dopo tanti sacrifici per tornare nei campionati di serie professionistica, dovrebbe di nuovo disputare campionati che certamente non sono all’altezza della tradizione calcistica e della passione del propri sostenitori.
Nel momento della sconfitta debbono però emergere i valori veri dello sport, trarre gli spunti per ripartire, facendo tesoro degli errori che indubbiamente sono stati commessi.
Non si migliora la situazione scaricando responsabilità sugli altri, indicando colpevoli, accusando l’amministrazione comunale, le forze economiche e gli sportivi di non aver sostenuto il progetto.
Questo sarebbe assolutamente grave, soprattutto nei confronti dei tantissimi tifosi messinesi che certamente con entusiasmo sono sempre stati accanto la propria squadra, anche nei momenti meno brillanti.
Ma è ingeneroso anche verso questa amministrazione che, pur in momenti di grande difficoltà per la cronica mancanza di risorse, ha adempiuto a tutto quello che si è ritenuto necessario, nei tempi previsti, consentendo alla società ed alla sua dirigenza di concentrarsi sulle priorità sportive.
Ritengo doveroso, anche per informare i cittadini in maniera puntuale, ricordare che gli interventi effettuati per lo stadio San Filippo (collaudo statico decennale e videosorveglianza i più importanti) hanno comportato per il Comune di Messina una spesa di 117 mila euro, oltre gli importi relativi ai continui interventi manutentivi.
È necessario anche informare che a fronte dell’utilizzo negli ultimi anni degli stadi San Filippo e Giovanni Celeste, questo Comune vanta nei confronti della società ACR Messina crediti per 197.060,00 euro, oltre le quote a carico della società per i consumi elettrici (10% come da delibera 752 del 27.08.2012 e 36% come da delibera 932 del 28.11.2013).
È pur vero che, come avviene anche per altri impianti ed altre società, sono state presentate fatture documentate da portare in compensazione, ma queste ammontano ad un totale di soli 14.908,20 euro.
Tutto questo per ribadire, comunque, che l’attenzione nei confronti della società che rappresenta la squadra della nostra Città è stata massima e si è andato incontro ad ogni richiesta che poteva essere accettata.
Voglio segnalare, tra gli altri, il problema del campo per gli allenamenti, risolto con l’utilizzo della struttura del Celeste.In merito poi alle accuse per    il ritardo nell’approvazione del comodato d’uso, occorre precisare che nel frattempo all’ACR Messina si è sempre e comunque garantita la possibilità di utilizzare , in uso esclusivo, i due stadi, senza alcuna interruzione. Paradossalmente ciò si è tramutato anche in un vantaggio economico per la società calcistica che in questo lasso di tempo ha risparmiato sulla manutenzione ordinaria e sul 64% dei consumi elettrici che, come noto, in assenza di comodato d’uso rimanevano a carico del Comune.Respingo anche alcune accuse basate su affermazioni false.Nessun progetto è mai stato consegnato ai nostri uffici per la realizzazione di nuovi impianti sportivi, nessuna richiesta è mai stata avanzata, per quanto possiamo sapere, al Consiglio comunale per concessioni pluriennali.Le pretestuose accuse circa la concessione ad una società dello stadio San Filippo per l’organizzazione di due eventi musicali nel prossimo mese di luglio necessitano di una doverosa, ulteriore precisazione: invece che pagare, come avveniva in passato, il Comune di Messina, quindi i messinesi, incasseranno cinquantamila euro dall’organizzazione di questi concerti; in tutte le Città del mondo, chiedete alle migliaia di ragazzi che li frequentano, gli stadi non solo d’estate vengono utilizzati con questi fini e nessuno si lamenta , anzi. Evitando di commentare gratuite ed offensive affermazioni rivolte al Sindaco e ad altre Autorità , riteniamo che la passione dei tantissimi sportivi nei confronti dell’Acr Messina resterà certamente immutata e questa amministrazione sosterrà, nei limiti di ciò che è consentito, chiunque abbia interesse a rinnovare i successi che i colori giallorossi hanno ottenuto nella propria gloriosa storia.

 

f.to Il SIndaco

Renato Accorinti

@RobertoFazio

 

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