Due beni confiscati alla mafia affidati ad Arcigay: a Mili Marina e Acqualadroni pronto soccorso sociale e la prima casa d’accoglienza per gay

Rosario Duca

Una casa d’accoglienza per i gay che vivono in condizione di emarginazione familiare e uno sportello di soccorso sociale che dia assistenza psicologica per chi deve affrontare le discriminazioni di genere. Questi i prossimi obiettivi dell’Associazione Makwan Arcigay a cui lo scorso 28 luglio, con delibera di Giunta n.530, ha affidato in comodato d’uso due beni confiscati alla mafia.  Dopo due gare andate deserte, il Comune ha deciso, vista la documentazione prodotta, di assegnare uno spazio nel villaggio di Mila Marina (Vallone dei Medici) e uno ad Acqualadroni.

“E’ la prima volta in Italia che Arcigay ottiene l’assegnazione  di beni confiscati alla mafia – dichiara soddisfatto il presidente Rosario Duca – e per noi sarà un grande impegno restituire valore a quegli immobili, creando delle strutture capaci di migliorare la vita di tutte quelle persone, gay, lesbiche, trans, che ogni giorno subiscono discriminazioni di genere. Siamo già al lavoro, e speriamo di attivarci in autunno”.

Il Comune, intanto, ha avviato i lavori di ristrutturazione degli immboli, grazie ad un finanziamento regionale. (@pal.ma)

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