Patto della Falce, la Piattaforma Mare Negato ad Accorinti “no al cemento”

Prima che venga siglato l’accordo a Palermo tra le istituzioni coinvolte nella riqualificazione della zona falcata, gli aderenti alla piattaforma “Mare Negato” hanno ribadito alcune richieste all’amministrazione comunale, stilando un documento con i punti più salienti e invitandola a continuare nello sforzo intrapreso già’ nel proprio programma elettorale .
“Si è’ richiesto che un eventuale accordo  – si legge  – non si trasformi in un sopruso che schiacci l’Istituzione eletta per rappresentare i Cittadini di certo incolpevole riguardo alla devastante situazione di degrado decennale (responsabilità attribuibile ad altri enti) in cui versa la Zona Falcata.
Una vasta area la cui destinazione è e deve restare pubblica e delle cui destinazioni future la cittadinanza deve esserne coinvolta preventivamente.

L’intesa fra la Giunta comunale e la piattaforma è stata raggiunta sul fatto che la Falce ha bisogno di essere fruibile a tutti, di non essere violentata da nuovo cemento, che siano valorizzate le aree storiche e quelle cantieristiche e si preservi il suo paradiso naturalistico.

Ieri, nel corso dell’incontro che si è tenuto a Palazzo Zanca, si è anche aperta una discussione sull’oggetto dell’eventuale accordo palermitano, riassunta nei seguenti punti :
– Inserire nell’accordo non solo le aree della Falce, ma fare riferimento anche a quelle di tutto il Waterfront, oggetto dell’attuale Piano Regolatore Portuale;
– Possibile ridefinizione dell’area del demanio;
– Conseguenze della rinuncia del contenzioso con l’Autorità Portuale;
– Richiesta del rimborso dei canoni ;
– Maggiore impegno della Regione per il reperimento di fondi;
– Vincolo di destinazione pubblica delle aree del Piano regolatore del Porto;
– Inserimento di varianti al PRP ;
– Imminente incontro dell’Amministrazione Comunale con la cittadinanza sul tema.

Inoltre tutte le sigle di “Mare Negato”, continueranno a stimolare il dibattito in Città anche:
– sulla destinazione della Fiera (rientrante nel Waterfront) che deve ritornare ad essere con il suo teatro una risorsa per Messina;
– chiedere un impegno chiaro e concreto dell’Amministrazione Comunale , Regionale e di tutti gli enti coinvolti a porre in essere ogni azione e scelta finalizzata alla tutela delle realtà occupazionali storicamente insediate nelle zone interessate ed impegni precisi per garantire nelle future scelte le attività marittime e di attraversamento dello Stretto che devono fare di Messina hub naturale ferroviario e del pendolarismo della futura area integrata dello Stretto.

 

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