#NoTriv: sulla piattaforma Vega (nel Canale di Sicilia) è scontro. Il M5S diffida il ministro Galletti

Ne avavemo sentito parlare proprio a ridosso del referendum cosiddetto NoTriv: la piattaforma Vega, nel canale di Sicilia, è stata una delle protagoniste del dibattito referendario. Marchiata Edison, si tratta della più grande piattaforma petrolifera fissa realizzata nell’off-shore italiano.

Il 16 aprile 2015 il ministero dell’Ambiente ha dato parere positivo alla Valutazione di impatto ambientale per il raddoppio della piattaforma e il 13 novembre dello stesso anno il ministero dello Sviluppo economico ha concesso il rinnovo del permesso per 10 anni. A meno di 12 miglia dalla riserva naturale del fiume Irminio, tra Ragusa e Scicli, Edison potrà costruire una seconda piattaforma petrolifera offshore, Vega B, per continuare a sfruttare il giacimento, attivo dal lontano 1984. L’autorizzazione è arrivata subito prima dello stop alle nuove perforazioni sotto le 12 miglia deciso dal governo con l’ultima legge Finanziaria, entrata in vigore il primo gennaio 2016 – riportano le cronache *- e rimasto tale dato il fallimento del 17 aprile scorso (ossia l’assenza di quorum).

«Incredibili le parole del Ministro dell’Ambiente che è venuto a giustificare in Aula il raddoppio della piattaforma Vega nel canale di Sicilia nonostante i danni ambientali ingentissimi, da 69 milioni di euro, tanto che lo stesso ministero si è costituito parte civile nel procedimento in corso».

Il Movimento 5 Stelle è tornato sull’argomento proprio questa mattina, interpellando alla Camera, il ministro dell’Ambiente Galletti. “La concessione della Vega risale al 1984 e a novembre del 2015 la discussa ex ministro Guidi l’ha addirittura prorogata  per altri 10 anni riconoscendone la “compatibilità ambientale” – così la deputata interrogante Claudia Mannino -.

Alla luce del dettagliato rapporto Ispra, che ha certificato i danni, ci aspettavamo dal ministero di Galletti un gesto di autotutela sospendendo la concessione almeno fino al 5 maggio 2016 data in cui inizierà i processo. Ma invece no. Per il ministro quelli sono danni da un’attività illecita. Quasi un episodio marginale nell’arco temporale di attività della piattaforma. La Vega, insomma, per Galletti, deve continuare il suo lavoro perché è necessaria all’approvvigionamento energetico del Paese. Come se avessimo interpellato il ministero dello Sviluppo economico invece che quello per l’Ambiente. Evidentemente Edison e Confindustria vengono prima della tutela ambientale e della salute dei cittadini”.

Una risposta insoddisfacente quella del Ministro, al punto che i pentastellati depositeranno una diffida contro il membro del Governo.

@eluemme

 

*fonte Huffingtonpost

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