Imprendibile Marcel Kittel nella prima volata del Giro d’Italia 2016. Il tedesco parte da dietro, ma nessuno è in grado di impensierirlo, con Arnaud Démare impotente che ne resta alla ruota, mentre Sacha Modolo (Lampre-Merida) va a completare il podio di giornata. Buon quinto Nicola Ruffoni(Bardiani-CSF), al termine di una lotta quasi corpo a corpo con Caleb Ewan (Orica GreenEDGE), mentre disperso è André Greipel assieme alla sua Lotto – Soudal.
Nessun problema per Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), che mantiene la maglia rosa per un secondo sul tedesco, mentre secondo, con lo stesso tempo, è sempre Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo).

Subito dopo il chilometro zero, Giacomo Berlato (NIPPO – Fantini) si lancia all’attacco, portandosi dietro Omar Fraile (Dimension Data) e Maarten Tjallingii (LottoNL – Jumbo). Il gruppo non reagisce lasciando spazio ai coraggiosi fuggitivi che, rapidamente, acquisiscono un margine importante. Dopo 55 chilometri il distacco raggiunge un picco di 9’23”, ma alla fine la Giant – Alpecin decide di mettersi in testa, assottigliando il gap. Gli uomini di Tom Dumoulin lavorano da soli fino alla metà del percorso, per poi trovare la collaborazione delle squadre degli sprinter, Etixx – QuickStep in primis.

La corsa procede senza scossoni verso il traguardo di Nijmegen, anche se le prime scaramucce si vedono ai traguardi volanti, nei quali Giacomo Nizzolo(Trek – Segafredo) fa bottino pieno. L’accordo dei fuggitivi, il cui margine rimane intorno ai tre minuti fino al GPM, si spezza proprio per la conquista della prima maglia azzurra. Sull’unica asperità di giornata, i tre pretendenti si studiano, con la volata che viene vinta di prepotenza da Fraile davanti ad un volitivo Tjallingii, già soddisfatto per essere passato in testa ai due TV, mentre Berlato si deve accontentare del terzo posto.