Nuova bufera sul Cas: 56 indagati per truffa e falso

Terza tranche dell’operazione “Tekno” e nuova bufera giudiziaria per il Cas di Messina, dove sono 56 i dipendenti, tra funzionari e impiegati, indagati per truffa e falso in atti pubblici in un’inchiesta aperta dalla Procura di Messina.

Al centro delle indagini della Dia, coordinate dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Stefania La Rosa, verifiche su incentivi ai dipendenti che furono assegnati dai precedenti vertici del Consorzio, fino al settembre del 2013.

Si tratta dei cosiddetti incentivi progettuali relativi ai lavori da realizzare, stabiliti dai piani triennali approvati dal Cas, e assegnati in base alle varie figure professionali previste: il responsabile unico del procedimento, il progettista, il direttore dei lavori, il responsabile della sicurezza, e i vari collaboratori del progetto.

Agli atti dell’inchiesta ci sarebbero intercettazioni ambientali e telefoniche che, secondo la tesi dell’accusa, proverebbero l’assegnazione di incentivi progettuali a una ristretta cerchia di dipendenti, prescindendo spesso dall’effettivo contributo apportato nell’ambito del gruppo di lavoro.

Una “allegra gestione” adesso al vagliodella magistratura.

Ecco i nomi degli indagati: Giovanni Arnao, Baldassarre Arrigo, Agostino Barnava, Francesca Bongiorno, Amedeo Branca, Orazia Campanino, Antonino Cannatella, Anna Maria Carbone, Lucia Cicero, Carmelo Cigno, Baldassarre Ciraolo, Costantino Crisafulli, Paolo Currò, Santo D’Amico, Antonino D’Arrigo, Santa De Domenico, Amedeo Finocchiaro, Letterio Frisone, Giancarlo Galletta, Giovanni Giaimo, Francesco Gardina, Giacomo Giordano, Carmelo Indaimo, Vincenzo Irrera, Antonino La Corte, Nicola Giovanni Lania, Antonio Lanteri, Giuseppe Lanzafame, Antonino Liddino, Maria Lo Nostro, Mario Lo Turco, Ernesto Maddocco, Stefano Magnisi, Corrado Magro, Antonino Mamazza, Serafina Martorana, Clorinda Mifa, Alberto Offerente, Domenico Perone, Carmelo Pintaudi, Giuseppe Potenzione, Angelo Puccia, Paolo Rinauro, Francesco Rizzo, Francesco Santonoceto, Gaspare Sceusa, Alfonso Schepisi, Filadelfio Scorza, Francesco Antonino Spitaleri, Giovanni Uscenti, Barbara Vinci, Walter Zampogna, Letterio Zanghì, Paolo Salvatore Zumbino.

Tra questi spiccano “gli uomini del Presidente”,  Giovanni Lania (da poco in pensione) e il suo attuale sostituto Baldassarre Arrigo.

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