Hotspot a Messina? Notizia insussistente. L’ennesimo episodio della saga dell’assurdo

Diffonde una nota Palazzo Zanca  che altro non è se non un sottolineare l’estraneità assoluta dell’amministrazione alla questione hotspot: “Questa ipotesi non era mai stata contemplata per la città di Messina nei diversi incontri avuti con rappresentanti del ministero e della prefettura”, afferma. Un no deciso quello dell’esecutivo Accorinti ad un’operazione della quale il sindaco affermò subito di aver appreso dalla stampa e, stando alle parole del membro della giunta, il primo cittadino avrebbe ricevuto rassicurazione “dagli stessi” (ossia Viminale e Palazzo del Governo) circa l’ “insussistenza della notizia”.

Una bufala da Ansa dunque, un misunderstanding, una incomprensione sarebbe alla base di questi ultimi quattro giorni di note, comunicati, conferenze stampa e affanni di questa e quella rappresentanza politica che si è sin qui spesa per opporsi almeno a parole. “Preme altresì ribadire che l’Amministrazione Accorinti sta investendo su un modello di accoglienza ben diverso che punta ai processi di autodeterminazione dei migranti e all’esercizio dei loro diritti di cittadinanza”, prosegue la nota. “Questi percorsi oggi sono ulteriormente valorizzati dal finanziamento di posti nel circuito di “seconda accoglienza”, ottenuto proprio in questi giorni. L’Amministrazione – a ridosso delle notizie – ha comunque fatto presente che la città non può subire una decisione calata dall’alto ed ha posto anche in discussione l’intero sistema dell’accoglienza a livello europeo e nazionale che fa ricadere sulle comunità locali contraddizioni e criticità importanti e spesso drammatiche”, si legge ancora nel documento.

E non le manda a dire l’esecutivo che commenta le uscite delle ultime 24 ore giunte dal centro destra. L’amministrazione bolla come “inopportune” le affermazioni della capogruppo Ncd Daniela Faranda che proprio ieri sera aveva sostenuto fosse inverosimile che l’Amministrazione eventualmente fosse stata confermata la notizia della decisione del Ministero, fosse realmente estranea ad ogni cosa e totalmente ignara. Affermazioni “strumentali” -scrive- “ripetute nel corso della conferenza stampa di Forza Italia vanno decisamente respinte. Ribadiamo come Giunta – insieme al gruppo consiliare di “Renato Accorinti sindaco-Cambiamo Messina dal Basso” e ai movimenti che ci sostengono – che l’accoglienza è un percorso di solidarietà che certamente coinvolgerà sempre questa Amministrazione, pur con le enormi difficoltà che comporta. Ci scontreremo anche col falso moralismo di un certo perbenismo, permeato da vene di razzismo che fortunatamente non appartengono alla quasi totalità dei cittadini messinesi. Faranno bene comunque i consiglieri comunali, così attivi oggi nella denuncia, ad attivarsi con i loro parlamentari di riferimento per ribadire al ministro Angelino Alfano l’inopportunità dell’insediamento di un hotspot nel nostro territorio”. A questo punto non resta che  capire se davvero la notizia -battuta dalla principale agenzia di stampa, non un passaparola tra pettegole di quartiere- fosse infondata o se semplicemente -e non sarebbe la prima volta che accade- dato il grande polverone sollevatosi, da Roma non si sia ritenuto opportuno fare marcia indietro -anche solo per il momento-. 

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