Trasporto veloce nello Stretto salvo…anche stavolta. Garofalo ringrazia, ma di che?

Ancora una volta si corre il rischio di vedere sospeso il collegamento nello Stretto che, ad ogni piè sospinto, viene messo in discussione da assenza di fondi che, solo in corner, vengono puntualmente trovati. E va da sé che in questi casi poi ci sia pure qualcuno da ringraziare.

Per l’emendamento alla Legge di stabilità che prevedeva i 30 milioni spalmati in tre anni, si era ringraziata l’attenzione del MIT, oggi si ringrazia il sottosegretario Simona Vicari. A porgere la gratitudine della città è sempre l’onorevole Vincenzo Garofalo, deputato, messinese, e soprattutto alfaniano, esattamente come l’ex ministro, predecessore di Delrio, e il sottosegretario a cui oggi arriva il grazie “Per l’impegno e la tempestività”, così scrive il deputato Ncd, vicepresidente della commissione Trasporti. Al parlamentare va il merito di aver sollecitato la riunione tecnica che si è tenuta ieri al MIT con la Direzione generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali e il trasporto marittimo, la Direzione generale sul trasporto ferroviario e RFI.

“Ero certo che, visto l’impegno costante sul tema del sottosegretario, il problema sarebbe stato risolto senza interruzione del servizio”, afferma il deputato messinese. E sì, sono tutti sempre molto attenti, talmente tanto che non di rado le minacce aleggiano sulla tutela di una continuità territoriale che altro non è se non un diritto costituzionale, ci piace ricordare. E il trasporto veloce “rappresenta uno strumento indispensabile per assicurare i collegamenti dei passeggeri e delle merci, nei confronti di quelle aree geografiche insulari, in un quadro più generale di garanzia dell’uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione di natura economica e sociale, promosso in sede europea”, come scrive lo stesso Garofalo in un’interrogazione a tal riguardo nel 2013.

E siccome è evidente che difendere un principio cardine della Costituzione non sia poi questo gran successo ma una semplicissima ovvietà -chiamiamolo minimo da garantire-, allora si alza la posta, quella che passa dagli annunci: “Mi sembra ancor più importante che il sottosegretario si sia spinto oltre affermando a chiare lettere che l’obiettivo è quello di renderlo davvero una metropolitana dello Stretto come da sempre noi sosteniamo, a maggior ragione ora dopo la creazione di due distinte aree metropolitane che sempre di più devono dialogare. Da anni- conclude Garofalo- insieme con il senatore Mancuso e con i colleghi di partito, in special modo siciliani, ci battiamo affinché il tema dei collegamenti nello Stretto sia affrontato in modo definitivo. Sono fiducioso del fatto che si possa andare in questa direzione grazie al lavoro che stiamo facendo”. (@Pal.Ma)

 

Tutto bene, almeno fino alla prossima minaccia creata dal Governo, risolta dal Governo (che, ricordiamolo: ha due anime) e per la quale ci sarà sempre qualcuno che penserà si debba dire grazie al Governo.

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