Isola Cairoli: disagio e incuria, oggetto del dibattito pubblico con Eller, Amata e Zuccarello

La verità è che forse la democrazia, specie quella diretta, non fa per il popolo. Non per quello di oggi almeno. Non certo per quello messinese. E così, un incontro su un tema di interesse cittadino vede solo una manciata di presenti. Complice  la pioggia guastafeste, poi, il numero dei presenti cala esponenzialmente. Un appuntamento annunciato già da qualche giorno quello che si è tenuto questo pomeriggio a Piazza Cairoli, il centro della città abbandonato a sé stesso, tra pavimentazione pericolante e recinzioni provvisoriamente messe lì…una provvisorietà che va avanti da settimane, in qualche caso già mesi.

L’appello per un confronto pubblico viene dai consiglieri Daniele Zuccarello e Elvira Amata; il presidente della X commissione fa sapere di aver rivolto l’invito a tutti i colleghi del consesso e ai membri della giunta, ma l’unico a farsi vedere è Luca Eller Vainicher che non si sottrae al dibattito. Obiettivo era quello di “Avvicinare i cittadini alle istituzioni: parlare di dati di fatto. Far capire che passaggi ci sono stati” , così il leader di Missione Messina.
zuccarello “La nostra posizione è stata votare positivamente un emendamento per riqualificare Piazza Cairoli attraverso i fondi Tasi”, prosegue Zuccarello. “L’assessore ha cercato di spiegare il perché quei fondi non sono stati disponibili. Quali sono allora gli step? Glielo abbiamo chiesto. Contestualmente abbiamo colto l’occasione per riaprire una parentesi importante, quella sull’ isola pedonale in generale e far riaccendere così sentimento, dibattito e passione che ci sono stati sul tema in passato”. Un lungo e estenuante dibattito tramutatosi spesso in vero e proprio scontro tra fazioni contrapposte: i favorevoli da una parte e i contrari dall’altra. Uno scisma sociale in guelfi e ghibellini, qualcuno l’aveva definito. “E’ intervenuto anche il presidente di Millevetrine che ha chiesto ancora che si riaprisse il dibattito”, segue ad illustrare il consigliere del gruppo misto. “Io non ho votato quest’ isola: io volevo una rimodulazione di quella originaria. A questo punto, stando così le cose, tanto valeva lasciare la strada aperta. Quest’isola non ha senso ed è comunque abbandonata. Ripensare almeno solo all’isola comprendente la Via dei Mille, rimodulare il precedente progetto, ritengo sia una cosa da valutare seriamente. Fermo restando che se si dovesse ricostituire non è certo questo lo stato in cui la si può tenere”.
“Era previsto un importo che andava a copertura di un progetto e si è deciso di inserirlo nella Tasi”, illustra Elvira Amata. “Delibera che è stata approvata con tutti i pareri favorevoli dal consiglio comunale. Tante opere previste sono partite, Piazza Cairoli no. Oggi dalle parole dell’ assessore”, spiega al termine del forum la consigliera di Fratelli d’Italia, “scopriamo che quelle somme sono state tolte dalla Tasi ed usate a copertura del bilancio di previsione 2015 o comunque a copertura di altri servizi mentre per la piazza si ipotizza un impegno derivante da avanzi di altri progetti, ossia soldi derivanti da investimenti ma non sono riuscita a comprendere in che bilancio siano”, prosegue perplessa. “Parlava di consuntivo ma per me il consuntivo ha già definito delle opere non deve appaltarle. Si appalta sul bilancio di previsione. Per cui da lunedì”, conclude, “sarò all’ ufficio ragioneria del Comune per capire intanto perché non è stata rispettata la decisione assunta dal consiglio, cosa che a me sembra gravissima; e capire se realmente questi soldi sono previsti nel piano di investimenti 2016”.
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 A fornire le sue ragioni, l’assessore al bilancio non si sottrae neppure in questa occasione: “Ho partecipato volentieri perchè quando ricevo un invito mi piace approfittarne per cercare di cogliere il perché e il per come delle cose. Quindi è un momento di accelerazione di conoscenza. L’indirizzo del consiglio era già stato accolto”, ammette, “ma il finanziamento mostrava delle pecche, la copertura finanziaria per una serie di ragioni…-tentenna-. Bè, per dargli più sicurezza l’abbiamo dirottata con dei fondi che provengono da investimenti: sono economie e si rimandano ad investimenti. Quindi”, prosegue il membro dell’esecutivo che si è soffermato lungamente per un confronto diretto con i presenti, “in tempi abbastanza brevi dovrebbe esserci la copertura”. Occhio al condizionale. “Dico ci dovrebbe perché è negli atti di programmazione in fase di approvazione, per poter far partire l’appalto e realizzare quest’ opera voluta da tutti”.
Ma i dubbi espressi dalla Amata vanno fugati. Perché il consuntivo? “Ci vuole il consuntivo perché mi dà l’avanzo vincolato a investimenti: tante piccole economie messe insieme da altri lavoro possono finanziare un’opera così importante”, risponde Eller che precisa come per avere un quadro chiaro la visione “tecnica” del professionista diventi necessaria. “E’ chiudendo i conti del 2015 che mi viene il quantum. Poi m va nel piano investimenti 16. A meno che”, a meno che… “non vi fosse anche nel 15”. Tutto da verificare perché se così fosse la situazione sarebbe diversa. A questo punto però l’assessore si ferma: “Io sono qui da poco. Non ero venuto qui con l’idea di rispondere come in audizione commissione bilancio”. Non una contezza assoluta sull’insieme quindi. Ma è certo che ci sarà un seguito a questo primo passo che nel suo significato democratico ha avuto certo una rilevanza da non sottovalutare. Vale comunque un augurio su tutto, quello di Eller che agogna un pronto intervento, così pronto da poter arrivare anche tra qualche mese. “Mi auguro prima dell’autunno che possa partire il tutto”. E con lui, ce lo auguriamo tutti.
@ElUeMme

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