Ospedale Piemonte. Rella chiede l’ intervento della massima autorità sanitaria: il sindaco

Maurizio Rella

La vicenda dell’ospedale Piemonte sta diventando sempre più un’odissea. Sulla situazione che riguarda il depotenziamento della struttura interviene il consigliere Maurizio Rella che invita Accorinti a rivolgersi all’autorità giudiziaria per denunciare la violazione dell’ordinanza che lo scorso anno salvò il nosocomio sito sul Viale Europa.

Il consigliere di Cambiamo Messina dal Basso afferma che “il Piemonte, in maniera graduale, è stato ridimensionato, passando dai 260 posti letto del 2003, ai 121 del 2010, agli attuali 20. Tali scelte ricadono sui reparti, sempre più sottodimensionati, sia sia in termini di personale che di posti letto, senza che la direzione aziendale abbia posto in essere alcun provvedimento teso ad assicurare la piena funzionalità della struttura. con provvedimento della Direzione Sanitaria del Papardo, dall’1 luglio 2016 è stata soppressa la guardia attiva di Anestesia notturna, peraltro in assenza di una formale modifica del Piano Aziendale delle Emergenze-Urgenze ed in violazione delle corrette relazioni sindacali e come da notizie riportate dalla stampa, il 13 luglio il PS del Piemonte ha dovuto gestire 4 codici rossi di cui 2 interventi operatori contemporanei, con un unico anestesiste e per giunta reperibile, in quanto ad oggi, la guardia attiva di Anestesia notturna è stata rimossa. E dal 18 luglio 2017 – precisa il consigliere – con provvedimento della Direzione Sanitaria (prot. n°43029 del 15 luglio 2016), è stato soppressa la farmacia dell’ospedale”. Rella fa notare che il Piemonte è sito in una posizione geografica strategica e pertanto “appare chiaro che l’attività emergenziale della struttura non può essere depotenziata. L’ospedale negli ultimi 10 anni ha fatto fronte a diverse emergenze come il deraglaiemnto del treno avvenuto a Rometta nel 2002, l’incidente dell’aliscafo “Segesta” nello Stretto nel 2007, l’alluvione di Giampilieri nel 2009 e quella di Saponara del 2009. A tutti questi eventi tragici, vanno aggiunti gli incidenti stradali avvenuti di recente” pertanto, al fine di evitare la perdita del nosocomio, il membro di CMdB invita sindaco Accorinti -che, vale la pena ricordare, rappresenta la massima autorità sanitaria in città, nonostante i costanti e reiterati silenzi degli ultimi tempi- a rivolgersi alle autorità competenti, in seguito alla violazione di quell’ordinanza emessa dallo stesso primo citttadino e che si integra con la vialazione di reato previsto dall’articolo 650 del Codice di procedura Penale.

@PieroGenovese

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