Ipotesi suicidio per l’anestesista Mandolfino

Son fin troppi i punti oscuri sulla morte dell’anestesista 55enne Tommaso Mandolfino, deceduto domenica pomeriggio in una stanza del Padiglione F del Policlinico di Messina.

Per ore gli agenti della Squadra Mobile di Messina, coordinati dal dirigente Francesco Oliveri hanno effettuato rilievi e indagato il personale sanitario. Una ricostruzione indipendente del cronista porta a ipotizzare il suicidio.

Mandolfino  non era di servizio quando, nel pomeriggio, si è presentato nel padiglione dichiarando di avere dolori alla schiena, di cui soffriva spesso, e di voler fare una flebo per calmarli. Ad aiutarlo a mettere l’ago sarebbe anche stato un collega, che poi però si sarebbe allontanato lasciando il dottore da solo nella stanza.

Tesi che non collima con quanto sarebbe accaduto: Mandolfino ha mandato via dapprima un’infermiera e poi il collega, dichiarando di voler fare da solo. Un mix micidiale di farmaci avrebbe provocato la morte.

Indagini affidate al pm Annalisa Arena che attende su lumi dal medico legale: malore, reazione allergica o suicidio sarà compito svelato (forse) dall’autopsia. La stanza del Policlinico è stata sequestrata, così come la flebo utilizzata. (@G.Pensavalli)

 

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