“Questa è una città civile?” a chiederselo è il consigliere circoscrizionale Rosario Santoro che denuncia la condizione di degrado in cui versano alcune aree del 2° quartiere. Pietra dello scandalo, come spesso avviene -specie di questi tempi- è la clamorosa sporcizia che imperversa nelle vie di Messina. E che quelle più periferiche siano decisamente più esposte ad incuria e abbandono è un fatto che non scopriamo oggi. Si rasenta -e non è una novità di questi mesi- un’emergenza igienico sanitaria che, se non si agisce per tempo, rischia di fare danni ancora maggiori rispetto a quelli già causati. La goccia che fa traboccare il vaso e manda al diavolo pazienza e capacità di accettazione di una condizione sulla quale -diciamoci la verità- i cittadini si sono parzialmente appiattiti considerandola senza soluzione, è la situazione in cui versa il sito RSU nei pressi dell’Istituto comprensivo G.Leopardi a Minissale, “sotto le abitazioni di persone ammalate che non possono aprire le finestre per il fetore nauseabondo che viene emanato dai rifiuti lasciati da giorni e giorni laddove prima erano collocati i cassonetti “, racconta il consigliere che segnala inoltre la “la presenza di decine di insetti di vario genere che svolazzano tutt’intorno nonché da topi e blatte che scorrazzano liberamente”. Ogni vicenda, tra l’altro, ha le sue vittime eccellenti e, se si guarda caso per caso, si scopre che a subire queste vergognose ingiustizie (non ha senso chiamarli disagi) sono persone con nomi cognomi e storie. Ed è questo il caso della segnalazione in oggetto. “Si fa presente”, afferma Santoro, “che nell’abitazione soprastante la postazione di cui sopra, nei pressi dell’ingresso della scuola, abita una signora anziana trapiantata di fegato”. Esiste, si sa, un problema relativo ai rifiuti che va oltre i confini territoriali di questo comune e interessa tutta l’isola, ma è altresì vero che sempre più nettamente la parola decoro -già poco presente nei nostri dizionari- sta sparendo del tutto dalla città lasciando il posto al termine indecenza. Non solo immondizia lasciata marcire dentro e fuori i cassonetti sotto il sole cocente di agosto, ma anche erbacce alte, sozzure sparse ovunque e strade sporche al limite dell’assurdo.
“ I responsabili dell’igiene pubblica innanzitutto il Sindaco, l’Assessore al ramo, i dirigenti comunali, i responsabili di Messina Ambiente si rendono conto che stanno lasciando una città allo sbando?”, chiede il consigliere.
“Ora mi chiedo volete valutare attentamente questa situazione e se non è pensabile ad eventuali dimissioni di alcuni rappresentanti degli organi politici preposti nel momento in cui non si è capaci di gestire l’ordinaria amministrazione?
Mi appello anche al Signor Prefetto ed alle Autorità sanitarie per le valutazione del caso ed anche eventuali presenze dell’Esercito”.