Buzzanca rompe il silenzio e rilancia: “solo insinuazioni dall”l’ultimoarrivato”

Non fa mai il nome di Renato Accorinti: per l’ex sindaco Peppino Buzzanca è semplicemente “l’ultimoarrivato”. E bollando la presenza del primo cittadino al 90 compleanno del premio nobel Dario Fo come “non istituzionale”, interviene sui social dopo la contestata spesa emersa da indagini notturne del consigliere di Forza Italia Pippo Trischitta, che ha chiamato a raccolta i giornalisti, sciorinando scontrini da un euro per il caffè.

Ecco cosa ha scritto Buzzanca, sfidando Accorinti:

“Gli ultimi 4 anni li ho dedicati al mio lavoro, tentando di ‘difendermi’ nei processi noti all’opinione pubblica. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e, sono convinto, alla fine emergera’ che non ho commesso reati. Ma questa è’ un’altra storia. Mi ero ripromesso, comunque, i non intervenire nel dibattito politico cittadino. In questi anni ho mantenuto l’impegno anche a costo di mordermi la lingua. Ma dopo aver sentito per l’ennesima volta ‘l’ultimoarrivato’ che per giustificare la propria incapacità amministrativa non perde occasione di parlare male di ‘quellicheceranoprima’, non posso più’ tacere. Sollecitato a chiarire le finalità’ istituzionali di una ‘missione’ per presenziare alla festa di compleanno di Dario Fo’, lultimoarrivato, come al solito, si difende insinuando, almeno per quanto mi riguarda, che i suoi predecessori hanno sperperato a destra e a manca. Con fare discutibile, lultimoarrivato agita sotto il naso della giornalista un mazzetto di documenti e dice di aver risparmiato il 96%. Non mi appassiona la discussione sulla legittimità della sua missione (lo stile non si compra al supermercato) che sono certo dovrà giustificare nelle sedi competenti. Mi disturba, invece, l’inqualificabile comportamento ‘dellultimoarrivato’, amico di Capi di Stato e di premi Nobel, che pensa, impunemente, di poter insinuare, accusare, diffamare. Sappia ‘lultimoarrivato’ che durante il mio mandato di Sindaco non ho mai chiesto un rimborso per missioni non istituzionali. Invece di lanciare accuse generiche, contesti fatti precisi, pubblichi, denunci. Lo faccia e presto! Diversamente taccia e si scusi.

Colga pure l’occasione per dire ai Messinesi, con la trasparenza di cui si riempie la bocca, cosa ha fatto dell’indennità (quasi 250 Mila euro) che incassa regolarmente dal primo giorno di mandato, ma che in campagna elettorale aveva promesso di rinunciarvi.

Mentre cerca i miei scontrini del caffè o dei cappuccini, che non troverà, si faccia consegnare anche i tanti decreti di finanziamenti ottenuti dalla mia Amministrazione e, poi, si guardi allo specchio. Il giorno in cui lasciai Palazzo Zanca scrissi: “Quando si depositera’ la polvere e si uscirà dalla cronaca emergerà con chiarezza il determinante lavoro della mia Amm.ne”. Il tempo e l’incapacità amministrativa di “quellidiora”confermano la previsione”.

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